Lo scooterista morto a Savogna lascia una figlioletta di 4 anni

di Matteo Femia
CORMONS
Lascia una figlia di quattro anni Giovanni Bean, il trentenne che ha perso la vita lunedì pomeriggio nell’incidente stradale accaduto a Savogna mentre si trovava alla guida del proprio scooter motocicletta. Una tragedia che si porta dietro un dolore incommensurabile. È quello che stanno provando in queste ore i familiari e gli amici del giovane.
Ieri non c’era nessuno nella villetta di via Filanda 9 bis, dove da 5 anni abitava Giovanni assieme alla moglie e alla figlioletta. All’ora di pranzo il campanello suona a vuoto. Serrande abbassate, nel giardino alcuni giocattoli della piccola. Parlano i vicini. «Abbiamo appreso la terribile notizia questa mattina – spiega una donna – e siamo rimasti attoniti: Giovanni era un bravissimo ragazzo, sempre disponibile e cordiale, una famiglia come tante altre, con una bambina davvero bellissima. Cose come questa sono disgrazie che lasciano senza parole».
Originario di Corno di Rosazzo, dove risiede la sua famiglia e dove si terranno domani i funerali (l’ora non è stata ancora fissata), Giovanni si era ben integrato nella cittadina collinare. Faceva l’autista alla Del Dò di Capriva del Friuli, una ditta che opera nel settore dei carburanti, e aveva saputo farsi subito voler bene da chi lo ha conosciuto nella sua nuova comunità. Anche se a dir il vero a Cormons non erano in molti coloro che lo conoscevano.
«Quando questa mattina ho saputo della disgrazia – racconta un’altra vicina – sono rimasta sconvolta: non conoscevo bene Giovanni, ma mi ha dato da subito un’ottima impressione, era sempre molto gentile. La figlioletta poi spesso gioca nel giardino della sua villetta e alcune volte i miei nipotini si sono fermati a parlare con lei perché hanno più o meno la stessa età: in questi momenti non si sa davvero cosa dire, è successo qualcosa che lascia senza parole».
La famiglia di Giovanni Bean ha intanto dato mandato ad uno studio manzanese di compiere una perizia cinematica che possa far venire alla luce l’esatta dinamica del terribile sinistro accaduto lunedì pomeriggio. E sulla dinamica sta indagando anche la Polizia stradale di Monfalcone, che ha effettuato i rilievi dell’incidente. Il pubblico ministero Enrico Pavone, che ha disposto il sequestro dei due veicoli, non ha ritenuto di far effettuare l’autopsia sul corpo di Bean concedendo il nulla osta per la sepoltura.
L’incidente, come abbiamo riportato ieri , è avvenuto lunedì intorno alle 18. Bean in sella allo scooter stava percorrendo la 56 bis diretto verso il Vallone. All’incrocio con la provinciale Gorizia-Savogna, segnalato da un semaforo, l’impatto terribile con una Citroen che procedeva in senso opposto e che all’incrocio ha svoltato a sinistra senza accorgersi che stava giungendo il motociclista. L’impatto è stato terribile. Lo scooter ha preso fuoco e Bean ha riportato gravissimi traumi ed è morto mentre l’elicottero del 118 lo stava portando in ospedale.
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