Lo struggente saluto della fidanzatina: «Ti amo Enzuccio, sarai sempre con me»

Centinaia e centinaia di ragazzini. Facce abbronzate, corpi acerbi avvolti in bermuda, t-shirt, infradito. Qua e là disseminati piercing o tatuaggi. E sguardi stravolti dal dolore. Occhi di adolescenti sospesi sulla soglia dell’età adulta, costretti ad affrontare il primo trauma della vita: la scomparsa di un amico. Questo si è visto tra i banchi affollatissimi della Marcelliana, dove ieri un pezzo di città si è raccolto in preghiera. Ma anche bambini e anziani, tutti giunti per dire “addio” a Vincenzo. E pure qualche politico: il sindaco Silvia Altran, i consiglieri comunali Ciro Del Pizzo e Suzana Kulier. È ciò che si è sentito, tuttavia, a sorprendere. La profondità dell’elaborazione di un lutto tanto repentino quanto doloroso. Con le lacrime agli occhi, infatti, uno dopo l’altro gli amici della cerchia dei “Divini”, di cui Vincenzo Pellegrino faceva parte, hanno sfilato sull’altare per leggere l’ultimo messaggio al compagno. «Ciao piccolo angelo - ha esordito un giovane - eri e sei un ragazzo speciale, pieno di valori, col sorriso che illumina. Ricordo la sera prima dell’incidente, l’ultima in cui ci siamo visti, quando scherzavamo insieme al bar: ora invece non restano che i ricordi». Un testo pieno di commozione, che si è concluso così: «Piccolo Enzuccio, ti ricorderemo sempre: veglia su di noi». Poi è stata la volta della fidanzatina, che ha raccontato il primo incontro davanti a un mazzo di carte, la condivisione dell’asciugamano arancione in spiaggia, la corsa a comprare le fragole, tanti piccoli pezzi di vita insieme appena abbozzata e putroppo già finita. «Ti amo, Vincenzo, non ti dimenticherò mai, sarai sempre con me», ha concluso prima che le lacrime prendessero il sopravvento. (t.c.)