L’omaggio alle medaglie d’oro Geraci e Guccione

la storia

Era il 21 ottobre del 1915 quando, sulle pendici carsiche sopra Ronchi, cadevano i sottotenenti Vincenzo Geraci e Giovanni Guccione, giovani ufficiali del 76° reggimento fanteria Napoli. Furono entrambi decorati con medaglia d’oro al valor militare. A quota 66, sul monte Sopra Selz, nel novembre del 1964, è stato inaugurato un monumento che ricorda due questi militari caduti nella Prima guerra mondiale. A tanti anni da quel tragico momento della storia si svolgerà oggi, alle alture di Selz, una cerimonia promossa dall’associazione storico-culturale I Grigioverdi del Carlo. Il programma, alla presenza del gonfalone cittadino decorato con medaglia d’argento, prevede alle 9.30 il ritrovo al parcheggio del Monte Cosich, quindi, il trasferimento dedicato alla Brigata Napoli. Alle 10, dopo l’alzabandiera, verrà data lettura della motivazione delle medaglie d’oro, quindi l’orazione ufficiale. I reticolati impedirono il recupero del corpo di Giovani Guccione che rimase impigliato per tre giorni e fu sepolto a Ronchi solo il 26 ottobre 1915. Stessa sorte per Vincenzo Geraci, il cui corpo venne recuperato solo il 18 novembre, dopo 28 giorni dalla sua morte. Un dramma terribile per i suoi familiari. Tra il 21 ottobre e il 22 ottobre del 1915, tra il Monte Cosich e il monte San Michele, morirono in solo giorno circa 4 mila soldati italiani, senza contare i feriti ed i caduti dell’esercito austroungarico. Una delle pagine più tristi della storia che ha accompagnato le vicende della Grande Guerra. «Con questa cerimonia, la cui organizzazione è affidata ai Grigioverdi del Carso che ringrazio davvero di cuore per questa importante presenza – ha detto il sindaco, Livio Vecchiet – vogliamo mantenere viva e ricordare la nostra storia, la nostra memoria ed i valori che sono la parte fondante della nostra società, storia, memoria che affidiamo ai nostri giovani». —

Lu.Pe.

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