L’Ospizio marino adesso è accreditato al servizio sanitario

Accordo fra Grado riabilita e l’Azienda Bassa friulana-Isontina Novità anche nelle erogazioni ai pazienti disabili psicomentali
Di Roberto Covaz
Bonaventura Monfalcone-17.12.2016 Inaugurazione Ospizio Marino-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-17.12.2016 Inaugurazione Ospizio Marino-Grado-foto di Katia Bonaventura

GORIZIA. Firmato l'accordo tra Aas Bassa friulana-Isontina e cooperativa sociale onlus Grado riabilita. Da oggi l'Ospizio marino di Grado è accreditato con il servizio sanitario regionale. Significa che migliaia di invalidi civili del Friuli Venezia Giulia e non solo potranno tornare a curarsi nella struttura di Grado con spese a carico della Regione. L'accordo presentato ieri nella sede dell'Aas a Gorizia rappresenta un momento storico della secolare storia dell'Ospizio marino "Istituto elioterapico Giuseppe Barellai". Si ricomincia da sei anni fa, da quando nel luglio del 2010 l'Ospizio, all'epoca commissariato dalla Regione, venne chiuso su disposizione della Procura di Gorizia. Sei anni dopo, nel corso dei quali non è stato ancora possibile giungere a una verità giudiziaria sul crac dell'Ospizio, ecco che la struttura gradese, un'eccellenza italiana nel campo della riabilitazione, torna ad essere riferimento per almeno 4000 invalidi civili del Friuli Venezia Giulia e altre migliaia provenienti da ogni parte d'Italia.

Non solo adulti invalidi civili, ma anche pazienti in età evolutiva sofferenti di disabilità fisica e psicomentali, disturbi sensoriali e di relazione. È questa una delle novità più rilevanti dell'accordo come hanno spiegato il direttore dell'Aas, Pilati, il direttore sanitario dell'Ospizio, Mascolo, il dirigente del Dipartimento di assistenza e riabilitazione dell'Aas, Saccavini, e i presidenti della Consulta regionale disabili, Brancati, dell'associazione regionale tetraparaplegici, Licinio e la presidente provinciale degli invalidi civili Oddo.

L’accesso Il percorso per accedere alle cure in accreditamento è semplice. L'invalido civile si rivolge al proprio medico curante, o al pediatra se minore di 15 anni. Viene fatta l'impegnativa e consegnata all'Ospizio marino. Lì una equipe di specialisti visita il paziente e stila un documento in cui viene indicato il percorso curativo. Il documento viene poi inviato al Distretto sanitario di appartenenza del paziente per l'autorizzazione. Una volta completato tale iter l'invalido può cominciare le cure all'Ospizio nelle modalità previste caso per caso. Per altre informazioni rivolgersi all'Ospizio marino al numero 0431 80714.

Le novità Oltre all'estensione delle cure in accreditamento ai soggetti in età evolutiva, un'altra importante novità riguarda l'inserimento nello staff operativo del Dipartimento di assistenza e riabilitazione dell'Aas anche di un rappresentante delle associazioni dei disabili e degli invalidi. Tale incarico verrà ricoperto da Giampiero Licinio. Il suo ruolo sarà operativo a tutti gli effetti. Ciò consentirà di modellare al meglio il percorso sanitario alla luce delle esigenze specifiche del singolo paziente. Una volta completato il percorso riabilitativo all'Ospizio marino l'invalido potrà continuare a curarsi anche in altre strutture sanitarie pubbliche. Portando in "dote" il percorso curativo effettuato a Grado.

I numeri L'accordo tra Aas e Grado Riabilita, firmato rispettivamente dal direttore Pilati e dal vicepresidente Della Rovere, si sviluppa in 22 articoli. L'accordo resterà in vigore intanto fino al 31 dicembre 2018, ma verrà rinnovato tenendo conto delle novità normative e di altri fattori. Il volume di prestazioni garantite dall'Ospizio marino in accreditamento con l'Aas non potrà superare il tetto massimo di un milione e 400mila euro. L'accordo indica con precisione il tariffario e l'organizzazione dell'assistenza sanitaria. Detto dei soggetti in età evolutiva, avranno diritto alle cure gli adulti disabili per esiti di paralisi cerebrali infantile o per traumi successivi; disabili psicomentali e con disturbi emozionali e sensoriali.

I commenti Soddisfazione per l'accordo è stata espressa da Mario Brancati, presidente regionale della Consulta disabili: «Va dato atto all'Aas di aver creduto nella collaborazione con le associazioni. L’Aas si è mossa con tempestività superando tutti gli ostacoli della burocrazia. Importante anche la messa a disposizione dei posti letto per autistici all'Istituto di Medea». Eleonora Oddo ha invece sottolineato che l'allargamento dell'accordo ai minori «dà risposte importanti alle famiglie».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo