“Lubianska Street” tornerà presto vivibile

Via Carlo de Morelli sta morendo? Salvate almeno la lubianska della trattoria di Gianni, la cotoletta king-size che rappresenta uno dei “piatti forti” del turismo goriziano. Se la crisi e un grottesco braccio di ferro tra Comune e Soprintendenza hanno emarginato la centralissima e storica strada cittadina, tanto da sfociare nella “protesta dei lumini”, è alto il grido d'allarme che si leva da più parti: quello delle migliaia di turisti buongustai che, di passaggio a Gorizia, possono magari privarsi di una visita al Castello, o alla piazza della Transalpina, ma non dell'esperienza irrinunciabile della lubianska “made Gianni”, uno dei must goriziani. Come “Pepi” a Trieste, insomma.
Ebbene da mesi, e fino a quando non sarà cosa fatta la demolizione del rudere della ex Sweet che non solo blocca ma anche deturpa l'accesso alla vecchia strada, la “via della lubianska” è diventato un percorso ad ostacoli che nelle ultime settimane ha raggiunto il culmine. Già, perchè con l'accesso bloccato dal rudere da una parte e dai lavori in via Crispi dall'altra, e con un vigente divieto di sosta con rimozione forzata, in via Morelli ci si può entrare solo a piedi dopo aver lasciato l'auto parcheggiata a debita distanza.
Poco male? Ditelo a quelli che la lubianska, i famosi “tris” o le cofane di calamaretti se li vanno a prendere per mangiarseli a casa... Sembrano ladri in fuga dopo aver svaligiato una banca. Gente di ogni età e sesso che parte in quarta carica di cartoni e contenitori fumanti per raggiungere la macchina. Fretta? No, paura che quel ben di dio si freddi. E chi la riscalda una lubianska di un metro quadrato? Basta mica un fornetto a microonde...
L'alternativa certo esiste: delinquere. Fregarsene del divieto di sosta con rimozione forzata e dell'accesso riservato ai soli residenti e rischiare la contravvenzione. E molti lo fanno.
Forse, con l'annunciata (dal sindaco) imminente demolizione del rudere ex Sweet, per la povera lubianska una schiarita s'intravvede. Ma quando le ruspe si metteranno finalmente in azione ponendo fine alla querelle Comune-Belle Arti?
Tempi assai duri infatti si prevedono a giorni con l'arrivo di chioschi e bancarelle tutto attorno proprio a via Morelli, destinata a essere assediata e inaccessibile, se non a piedi, con la possibile complicazione che il freddo butti in gelo.
Insomma, se alla “rosa di Gorizia” è stata ridata un'antica dignità, non di meno merita attenzione un appello che accomuna goriziani, isontini, bisiachi e stranieri: salvate la lubianska di Gianni.
Fabio Malacrea
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