Lucciole alle Torri a caccia di minorenni

Due rumene di soli 18 anni adescavano i baby clienti all’uscita dal cinema proponendo prestazioni a tariffe “agevolate”

TRIESTE. Clienti giovanissimi e tariffe “popolari”: 30 euro per un rapporto sessuale da consumare nel parcheggio interrato delle Torri d’Europa, nel giardinetto di via Lorenzetti o nei cortili dei caseggiati Ater di Ponziana. Praticavano queste condizioni le due baby prostitute romene - entrambe maggiorenni da poche settimane -, bloccate l’altra sera mentre si offrivano ai gruppetti di adolescenti in uscita dal cinema del centro commerciale di via D’Alviano. Un’offerta quantomai esplicita, accompagnata da movenze sexy, abbigliamenti discinti e approcci verbali inequivocabili.

Comportamenti che fino a pochi anni fa sarebbero costati alle cittadine romene - V.V e E.P. le loro iniziali - l’arresto con l’accusa di adescamento di minore e che invece oggi, vista la depenalizzazione del reato, hanno innescato solo una segnalazione in Prefettura - cui seguirà una sanzione amministrativa - e un provvedimento di allontanamento dal Paese.

A rovinare i piani delle giovani lucciole - entrate in Italia alcuni mesi fa in compagnia di amici e attualmente residenti in una stanza presa in affitto in via Baiamonti - è stato un blitz messo a segno attorno alle 23 dagli uomini dell’Ufficio immigrazione della Questura. Allertati da alcuni residenti, evidentemente poco entusiasti all’idea di assistere a incontri a luci rosse davanti al portone di casa o nell’aiuola frequentata abitualmente dal proprio cane, i poliziotti si sono appostati davanti all’uscita delle Torri in via D’Alviano, nell’attesa di vedere in azione le giovanissime. Individuarle, peraltro, non è stato difficile: vistose e provocanti, presidiavano il marciapiede davanti alle porte a vetri del centro, pronte a procurarsi qualche cliente.

La “caccia” scattava al termine dell’ultima proiezione dei film in programma al Cinecity. Appena i gruppetti di adolescenti - tutti tra i 15 e 16 anni - sciamavano fuori dalle sale, le diciottenni romene si avvicinavano con fare suadente, offrendo prestazioni sessuali e suggerendo pure un ventaglio di possibili “alcove”. Location più gettonata, a quanto pare, l’area del parcheggio interrato: luogo discreto, da frequentare però tenendo bene a mente l’orario di chiusura fissato a mezzanotte, per non rischiare di incappare in qualche spiacevole sorpresa. Sorpresa riservata invece a “lucciole” e baby clienti dall’intervento inatteso dei poliziotti che, dopo aver interrotto le trattative sul prezzo, hanno caricato in auto le ragazze, poi trasportate in Questura. Per loro, come detto, non si apriranno le porte del carcere. L’arresto infatti è stato sostituito da una multa, che sarà comminata dal prefetto, e da un provvedimento di allontanamento legato all’assenza di fonti di reddito, perlomeno legali, dichiarate dalle giovani.

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