L’ultimo abbraccio all’ex presidente della Coldiretti
RUDA. Un uomo che ha lasciato il segno. Un padre che ha amato la sua famiglia. Un presidente «nato nella cultura dell’impegno, che non si tirava mai indietro nell’affrontare nuove battaglie in difesa dei diritti dei coltivatori». Che si assumeva sempre il peso delle responsabilità. Lui, che ha insegnato come avere cura e rispetto della terra. Roberto Rigonat, figura di primo piano del mondo agricolo friulano, era tutto questo e molto altro. Tenacia, intelligenza, fede, generosità, dedizione. Doni, o talenti, come ha ricordato ieri don Piero Facchinetti nel giorno del suo addio. La chiesa di Ruda non è riuscita a contenere le tante persone presenti. «Avere ricevuto tanti talenti – ha detto – è una cosa importante per la vita. Sono i doni che Dio fa a ciascuno di noi. Sono le qualità, le grandi aspirazioni, la forza, la volontà, gli ideali, la giustizia. Quando questi doni vengono messi in pratica vivendoli nella loro interezza allora si è raggiunto il senso della vita. E a Roberto il Signore ha donato tanti talenti che lui ha saputo usare».
Un esempio Rigonat, che a giugno avrebbe compiuto 72 anni, nel suo ruolo di presidente del Consorzio agrario, della Coldiretti di Udine, del Consorzio di bonifica della Bassa friulana e consigliere nell'Ersa come ha ricordato il presidente provinciale di Udine Gino Vendrame, presente ieri insieme al presidente regionale Coldiretti Dario Ermacora, al direttore regionale Danilo Merz e alla presidente del Consorzio di Bonifica Rosanna Clocchiatti.
Rispettato nella sua attività politica e amato nella sfera più intima, quella della sua famiglia. È stata la figlia Serena a ricordarlo e a ringraziarlo «per averci insegnato ad amare la nostra famiglia, per averci sempre sostenuto, per averci insegnato ad avere cura e rispetto della terra, per essere stato un nonno speciale, per aver saputo perdonare ma senza rancore, per la tua disponibilità, per la tua fede profonda, semplice e silenziosa». Un «esempio di tenacia» come ha poi sottolineato il sindaco di Ruda Franco Lenarduzzi. Un uomo determinato, che ha saputo affrontare le sofferenze degli ultimi tempi con coraggio e forza.
Anche dal mondo politico e istituzionale – tra i presenti c’era anche il consigliere regionale Pietro Paviotti – sono arrivati messaggi di cordoglio. Come quello del sindaco di Udine Furio Honsell. «Sotto la sua guida – ha riferito - Coldiretti è sempre stata per il Comune di Udine un valido supporto per le molte attività e iniziative intraprese nella tutela della sostenibilità ambientale e dell'agricoltura locale. È stato un grande promotore di iniziative molto importanti per la nostra città». Il cordoglio del Consiglio regionale per la sua scomparsa è stato espresso dal presidente Franco Iacop che l'ha ricordato come «protagonista di tante conquiste del mondo agricolo: il mondo dal quale proveniva e a servizio del quale ha messo la sua visione degli obiettivi da perseguire per promuovere incisivamente l'agricoltura regionale e anche tutta la sua esperienza».
Viviana Zamarian
Riproduzione riservata © Il Piccolo








