Luna Park sulle Rive, Trieste divisa

Domani apre il parco tematico in Sacchetta. Non tutti sono convinti della location
Di Lillo Montalto Monella

«Siete d'accordo con il Luna Park sulle Rive?» La domanda sembra scontata. Attenzione però: almeno a giudicare dal serrato testa a testa nel sondaggio lanciato sul nostro sito, e dalle reazioni dei triestini, il quesito banale non lo è affatto.

Da domani fino a dopo l’Epifania (gran finale domenica 8 gennaio) apre infatti i battenti in Riva Ottaviano Augusto il Santa Claus Village, Luna Park tematico di Trieste. È già scattato il divieto di transito, fermata e sosta nelle aree adibite a parcheggio a pagamento e nella zona antistante lo stabilimento balneare La Lanterna, con ordinanza emessa dall’Autorità Portuale. Abbiamo allora chiesto ai giuliani se quella sua collocazione sulle Rive va bene, oppure sarebbe meglio trovare - magari l’anno prossimo - un’area più periferica, con più spazi e meno problemi di parcheggio. Al di là delle considerazioni estetiche ed urbanistiche, i triestini - da sempre tipi pratici - sono divisi tra Sì e No in percentuale identica.

Le ragioni del No. Tra i critici, queste le motivazioni di fondo: il parco giochi toglie aree parcheggio; in quel punto c’è troppo freddo e troppa bora; le giostre creano ulteriori imbottigliamenti del traffico in un periodo già critico; la vicinanza alla strada è troppo pericolosa; la fiera contribuisce all’aumento di condotte deprecabili e degrado nella zona.
Le ragioni del Sì. Tra i favorevoli, si sostiene invece che: il Luna Park porta lavoro agli esercizi nelle vicinanze; in fondo non crea molti disagi; si trova in un punto comodo da raggiungere per i turisti; basta prendere il bus e ci si arriva in un attimo.

I commenti su Facebook. «Con tutti i posti che ci sono lo fanno sempre in luoghi assurdi...o Valmaura tra le polveri di Ferriera ed il paradosso di avere un Luna Park attaccato alla Risiera, o le Rive, vicino al mare, dove fa più freddo...complimenti per la genialità», scrive Jenny Sansevrino sulla nostra pagina Facebook. Maria Luisa Abbiati concorda, ma per altre ragioni: «Tanto per incasinare il traffico... non ci sono altre aree da riqualificare?». Isabella Meriggioli invece sostiene che la Sacchetta è un punto strategico con i locali aperti nelle vicinanze: «Così lavorano tutti».

Residenti e commercianti. Di questo avviso è anche Fabio Masto, gestore del Bar Dino poco distante. «Sul lungomare tanto non ci passeggia nessuno, almeno co viene frequentato da gente normale. In periferia ci sarebbe stata una clientela peggiore». Concorda con lui la commessa di Aromatica Erboristeria; Janet Garcia, barista cubana del Café Fabiani («per noi che lavoriamo qui è solo meglio, la linea 9 passa ogni 5 minuti») e Federico Zocchi, che lavora alla rivendita di tabacchi 48. «Dal punto di vista lavorativo è solo un bene, almeno porta un po’ di movimento».Qualche passo più in là, tuttavia, si incontra la prima (e non unica) opinione critica. È quella di Gabriele, che vive e lavora in via Lazzaretto Vecchio: «Il Luna Park porta rom a fronte di un indotto tenue. Fa aumentare le condotte antigiuridiche, già in crescita qui a San Vito». Passa di lì la signora Adriana Ciarnecca, che ha del parco giochi un’idea ambivalente. «Che tolga posteggi è innegabile», sostiene. «Ma è pur vero che i triestini potrebbero andare di più a piedi...» Dello stesso avviso Caterina Urso, impiegata in una copisteria poco distante: «Lo fanno qui da tre anni ma è una roba vuota, un po’ triste se dobbiamo dirla tutta. Andrebbe messo in centro, vicino ai mercatini o alla pista di pattinaggio». Tra favorevoli e contrari, non manca chi - come Massimo Giannella, dipendente del pub Tender - dedica un pensiero natalizio ai «poverini che ci lavorano, in balia della pioggia e della bora».

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