Lungo l’Adriatico telecamere termiche contro i clandestini

POLA. Il 1mo luglio prossimo lungo l'Adriatico scatterà il sistema di controllo rafforzato del mare, con nel mirino le imbarcazioni dedite al contrabbando e al trasporto dei migranti. Lo annuncia il ministero croato degli Interni precisando che sarà sotto controllo praticamente ogni metro dei 950 chilometri della linea di demarcazione statale marittima. L'attuale sistema di controllo introdotto nel 2009 nel quadro dei negoziati di adesione all'Unione europea, sarà dunque reso più efficiente, tecnologicamente più avanzato e sofisticato cosi come previsto dalle normative Schengen cui Zagabria bussa alle porte.
Per i costi si attinge proprio dai fondi dello Schengen Facility Found. Concretamente verranno collocate 19 nuove video camere a largo raggio e e 7 telecamere termiche in grado di individuare anche le imbarcazioni o altri oggetti galleggianti di almeno 10 metri quadrati. Lungo l'Adriatico croato saranno in funzione 43 punti di videosorveglianza di cui uno in Istria, per la precisione a Pomer nel Comune di Medolino.
In più in altri 20 punti saranno collocati dei sensori che seguiranno l'andamento della navigazione marittima. Gli esperti dicono che i sensori non appena rilevata qualche imbarcazione fuorilegge, metteranno automaticamente in funzione le video camere e subito l'immagine arriverà nel centro operativo della polizia. Qui si deciderà se inviare o meno sul posto una pattuglia. Zagabria aggiunge che il sistema servirà allo stesso tempo anche per il controllo della navigazione all'interno delle acque territoriali croate e della Zona di protezione ecologica e della pesca.
Intanto il ministero degli Interni croato annuncia controlli intensificati ai valichi confinari terrestri già a partire dalla prossima stagione turistica, che riguarderanno anche i cittadini dei Paesi comunitari. Oltre alla semplice verifica visuale dell'identità del passeggero, il suo passaporto o carta d'identità verrà fatto passare attraverso il sistema informatico dell'area Schengen e dell'Interpol. Alla domanda sul possibile allungamento dei tempi di attesa al confine, Zagabria risponde che ci vorranno solo pochi secondi in più. (p.r.)
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