L’Università di Fiume mette in rete le opere degli autori italiani

Comunità nazionale e rivista “La Battana”, partito il progetto di digitalizzazione: iniziativa del Dipartimento d’italianistica

trieste

È partita la prima fase di digitalizzazione delle opere degli autori della Comunità nazionale italiana (Cni) dell’Istria e di Fiume. Si tratta di un progetto nato su iniziativa del Dipartimento di italianistica della facoltà di Lettere e filosofia dell'Universita degli studi quarnerina, che si realizzerà grazie al contributo dell'Unione italiana e dell'Università popolare di Trieste. L'obiettivo principale del progetto è quello di arricchire le attività scientifico-didattiche del dipartimento con gli strumenti offerti dall'umanistica digitale e la salvaguardia del patrimonio culturale della Cni. Il Dipartimento di italianistica, oltre a digitalizzare una prima parte degli autori della comunità italiana autoctona di Istria e Quarnero, trasferirà in modalità virtuale anche i contenuti della rivista di approfondimento culturale “La Battana” edita da Edit, la casa editrice della minoranza in Istria.

«La prima parte della digitalizzazione riguarderà le opere in italiano del poeta e scrittore quarnerino Osvaldo Ramous - spiega la direttrice del Dipartimento di italianistica di Fiume, Gianna Mazzieri - e al contempo verranno inseriti in formato digitale alcuni insegnamenti dei corsi di laurea in Lingua e letteratura italiana e di Traduzione. L’idea di digitalizzare i testi in questione è partita esattamente un anno fa - ricorda Mazzieri - quando anche in Croazia, come in Italia, gli studenti si sono ritrovati da un giorno all’altro impossibilitati a recarsi nelle biblioteche a studiare i testi necessari agli esami e alle tesi di laurea». Da qui l’idea dell'università quarnerina di modernizzarsi e rendere più fruibili ai giovani le opere della comunità autoctona nazionale, contribuendo al contempo a salvaguardare il patrimonio e l'identità italiana dell'area istro-quarnerina.

Il programma di digitalizzazione è suddiviso, nella prima fase, in tre workshop di 4 ore ciascuno, tenuti dal professor Tommaso Mazzoli dell'Università di Trieste per gli studenti e i dipendenti del dipartimento di italianistica fiumano. In seguito, la coordinatrice del progetto e i docenti coinvolti insegneranno agli studenti l'uso concreto di appositi programmi per la creazione di materiali digitali. I quali, una volta digitalizzati, verranno pubblicati sulla pagina web del dipartimento universitario. «Questo progetto rappresenta la volontà e l’interesse dell’Università popolare di Trieste di aggiornarsi e di mantenere costantemente il contatto con i giovani e le realtà italiane rimaste in Istria e Quarnero - spiega Emilio Fatovic, presidente dell’ente di piazza Ponterosso -. L’opera di digitalizzazione è figlia del periodo di crisi seguito alla pandemia, la quale ha fatto sì che anche nel settore culturale si sviluppassero tutti gli strumenti possibili per mantenere alto l’interesse nei confronti della cultura italiana. In particolare laddove c’è la necessità di uno stimolo culturale continuo, per ottenere il quale occorre utilizzare tutti i metodi che possano contribuire a mantenere il più possibile viva la nostra lingua». —



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