Lussinpiccolo brilla, via la “discarica” all’ingresso del centro

Bonificata l’area di Kov›anje. Nuovo respiro per i turisti Ancora da sciogliere il nodo della base militare in loco
Di Andrea Marsanich

LUSSINPICCOLO. Fino a poche settimane fa era una specie di discarica a cielo aperto, una bruttura che dava il benvenuto, chiamiamolo così, a coloro che entravano nella città di Lussinpiccolo. Grazie all’efficace intervento degli organi comunali, ora l’area di Kov›anje è stata affrancata dalle tonnellate di scarti edilizi, scaricate per ben tre anni consecutivi in questo piccolo angolo di paradiso isolano. Una vergogna per l’immagine e l’importanza turistica del capoluogo isolano, visitato ogni anno da decine di migliaia di villeggianti d’oltreconfine, tra cui tantissimi italiani.

A Kov›anje era stata creata “a regola d’arte” una montagnetta di rifiuti, che in pratica sconsigliava i vacanzieri a soggiornare presso gli affittacamere locali. Del resto non si poteva dar loro torto in quanto, ammassate a stretto contatto con il mare, si trovavano circa 8 mila metri cubi di materiale edilizio. Oggi il quadro è del tutto cambiato e a Kov›anje non sono poche le persone, villeggianti compresi, che prendono la tintarella e si fanno una bella nuotata in mare. Interpellati dai giornalisti lussignani anche i coniugi Dušan e Vanja Petri›i„, che abitano nei pressi: «Per anni abbiamo avuto a che fare con un immondezzaio. Ogni giorno assistevamo impotenti allo scarico di scarto edilizio e di rifiuti di vario genere. I vacanzieri ci evitavano come fossimo degli appestati, per un danno economico sicuramente molto alto. Ora la situazione è finalmente cambiata e questa parte di Kov›anje ha ripreso l’antico aspetto».

All’epoca delle maggiori critiche all’indirizzo dell’amministrazione cittadini, i responsabili dell’assessorato al Sistema comunale si erano difesi, affermando che si trattava di materiale giunto da diversi punti dell’isola e nel contesto avevano citato Poljana e Cigale. A progetti ultimati in queste zone, chi di competenza ha provveduto a rimuovere le tonnellate di rifiuti. È intanto sempre aperta la questione del riutilizzo dell’ex caserma militare, sempre a Kov›anje, appartenuta un tempo alla defunta Armata popolare jugoslava. È un gioiello, attualmente non sfruttato, che si estende su una superficie di ben 40 ettari ed è sede di un reparto per le attività speciali dell’Esercito croato.

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