Madonna della Salute, migliaia in processione

Presente anche don Vittor, ingegnere informatico monfalconese, che domani celebrerà la sua prima messa
Bonaventura Monfalcone-21.11.2014 Processione per il patrono-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.11.2014 Processione per il patrono-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Festa della Madonna della Salute, patrona di Monfalcone, con migliaia di fedeli ieri in processione per le vie cittadine e un ospite speciale sull’altare: don Aldo Vittor, monfalconese “doc”, che oggi alle 15.30 nella basilica patriarcale di Aquileia, riceverà l’ordinazione presbiterale dall’arcivescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Redaelli. E domani, domenica, celebrerà la sua prima messa alle 10.30 nella parrocchia del Santissimo Redentore di via Romana. Una gioia immensa per don Vittor, 37 anni, ingegnere informatico dopo il diploma all’Iti Marconi, che ha concelebrato per l’ultima volta da diacono la solenne messa eucaristica nel Duomo di Sant’Ambrogio gremito all’inverosimile, con l’arcivescovo emerito Dino De Antoni il parroco don Fulvio Ostroman e i parroci di tutto il Decanato di Monfalcone.

Alla processione, che ricorda la grande devozione dei monfalconesi nel ricordo della terribile pestilenza che si diffuse in Europa nel 1630, c’erano anche gli scout, il gonfalone della città, gli amministratori locali con in testa il sindaco Silvia Altran, autorità civili e militari, bambini della prima comunione, marinai, polizia municipale, la banda civica.

Il lungo corteo con la statua della Madonna, portata a turno in spalla da quattro volontari per volta e tanti fedeli che intonavano durante il tragitto preghiere e canti. Festa grande in canonica per don Vittor al termine della cerimonia. È cresciuto nell’Azione cattolica ma ora appartiene alla Comunità Missionaria di Villaregia dove ha scoperto la sua vocazione missionaria e il 10 dicembre partirà per il Messico, Paese nel quale ha già prestato il suo servizio.

Ma perché non in Italia? «Nonostante la situazione difficile di oggi, risponde, hanno più bisogno loro».

Come è avvenuto il passo da ingegnere a sacerdote? «Quando arriva la chiamata dal Signore bisogna rispondere». E cosa ricorderà della festa di oggi? «Le migliaia di persone e il vescovo De Antoni che mi ha raccomandato alla Madonna di proteggermi lungo il mio cammino».

Ciro Vitiello

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