«Mai più radon nelle scuole di Mossa»

MOSSA. Questione radon nelle scuole. A che punto siamo?
I lavori per l’ottimizzazione dell’impianto sono stati affidati a dicembre. E la ditta coinvolta è pienamente operativa: ha già ordinato i nuovi macchinari che arriveranno a breve. Verranno montati a completamento dell’impianto esistente e i lavori si concluderanno entro febbraio. Nel mentre gli impianti di aerazione già presenti nelle scuole hanno continuato a funzionare regolarmente. Per ogni scrupolo, e per continuare a garantire la sicurezza alle scuole, ho dato disposizione che gli attuali impianti (fino alla loro sostituzione con altri più performanti) restino in azione h24, come da accordi con Arpa. L’ottimizzazione dell’impianto esistente che verrà modernizzato consentirà anche un significativo risparmio in termini economici, essendo i macchinari più recenti e tecnologicamente avanzati.
Quali novità nell’ambito dei lavori pubblici?
Nel mese di novembre 2016 la Regione ha comunicato al nostro Comune la concessione di 99.970 euro per lavori di sistemazione delle arterie localizzate nella parte di territorio ex Comunità Montana, parte di via Codelli, Sabis, del Monte e via Blanchis. Con tale contributo saranno realizzati interventi di miglioramento del manto stradale e per la sicurezza, al fine della fruibilità di un’importante arteria internazionale come quella di via Blanchis. Grazie ad un ulteriore finanziamento di 60.000 euro dalla Regione, a cui sia aggiunge una compartecipazione di 20.000 da parte del Comune, verranno realizzati alcuni lavori di completamento della strada di circonvallazione della 56 per realizzare l’impianto di trattamento delle acque di prima pioggia. A questo si aggiunge un risultato molto atteso, soprattutto dalle giovani coppie: ristrutturato con un contributo della Regione di 80.000 euro a cui si è aggiunta una compartecipazione del Comune di 20.000 euro, l’ex alloggio del custode della materna a settembre diverrà asilo nido. Con tale struttura, integrata con i servizi delle locali scuole materna ed elementare, il Comune è in grado di mettere a disposizione un vero e proprio “pacchetto” di offerte per le famiglie con bambini dai 3 ai 10 anni.
Ecatombe commercio. Anche il bar Cheers ha chiuso, sempre più serrande abbassate, che fare?
Il problema dell’ecatombe del commercio non è un problema soltanto del nostro Comune di Mossa. È un problema diffuso, frutto di una situazione economica strutturale e congiunturale, certamente non favorevole. A mio avviso il problema non è di attrattività del nostro Comune, è una questione di dimensioni di mercato che non consentono all’imprenditore che si insedia di pareggiare i costi di gestione. È un problema che travalica l’ambito comunale e che, noto con soddisfazione, viene preso in esame dalla Regione attraverso lo studio di una nuova pianificazione del settore distributivo. Mi auguro che questo dia al più presto i suoi frutti. Ma non si sono solo elementi negativi.
Parliamo di quelli positivi?
Comunque un’offerta in paese, seppur minima, c’é. Un’attività storica, come quella della fioraia Marina, che tutti in paese ricordano con particolare amore e affetto, è stata ripristinata dopo tanti tanti anni da una giovane imprenditrice piena di entusiasmo e voglia di fare che ha ridato luce al negozio di alimentari tradizionale “Basili”. Senza dimenticare poi che esiste in paese uno dei fornai più apprezzati in zona, la cui attività familiare risale alla prima metà del 900 che, in ogni caso, rappresenta luogo di incontro e di aggregazione sociale. A questi si aggiungono anche altre attività, tra le quali diverse attività di ristorazione tipiche, particolarmente apprezzate, una pizzeria, i bar, ognuno con caratteristiche di ospitalità veramente elevate.
Quali novità positive porterà con sè l’Uti? Quali negative?
È ancora prematuro esprimere un giudizio sulle Uti. Lo si potrà fare quando l’Unione comincerà concretamente a operare, ovvero quando le linee programmatiche dalla carta verranno tradotte in realtà. Resta inteso, a mio avviso, che ogni razionalizzazione è utile se ha come punto di riferimento la qualificazione del servizio al cittadino. Se la traduzione operativa dell’Uti andrà in questa direzione, avremo fatto bene. Se così non sarà vuol dire che dovremo ricrederci. Indubbiamente l’impegno del Comune sarà rivolto verso la finalità sopra evidenziata.
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