Maiali della Slavonia per la produzione di prosciutto istriano
POLA. L’Istria non ce la fa ad allevare tanti maiali quanti ne servono a far fronte alla crescente domanda di prosciutto istriano per cui si rende necessario importare le cosce suine dalla Slavonia, terra nota per gli allevamenti di animali domestici di ogni genere. Ed è così che si spiega l’accordo raggiunto nella fattoria di Visnjica a Slatina tra l’agrocluster “Cista” con sede a Osijek e l’Associazione dei produttori di prosciutto istriano di Pisino.
Il documento è stato firmato dai rispettivi massimi rappresentanti Damir Fotez e Milan Buršić. Come previsto dall’accordo, in Slavonia verranno allevati 5.000 suini all’anno a un regime di alimentazione ben definito e controllato, in funzione appunto della produzione del prosciutto istriano che per ottenere l’apposito bollino deve sottostare a un processo “tecnologico” molto complesso e articolato. Va detto che da anni l’Associazione dei produttori istriani è alla ricerca di un fornitore affidabile di materia prima e l’agrocluster “Cista” sembra che abbia le carte in regola per diventarlo. Vi sono associati infatti 8 allevatori di 4 regioni dell’area slavona , uniti in una catena che dovrebbe soddisfare gli alti standard posti dai prosciuttifici istriani. Dai 5.000 suini si ricaveranno 10.000 cosce per cui l’attuale produzione verrà praticamente raddoppiata. Comunque rimaniamo sempre al di sotto della domanda del mercato che è di circa 70–80.000 “violini” all’anno. Le cosce dovranno avere il peso minimo di 13 chilogrammo e verranno pagate a 4,8 euro il chilogrammo. Il resto della carne dell’animale sarà esportato nei ristoranti della Germania, con i quali è stato raggiunto l’accordo in tal senso.
Intanto nei 18 prosciuttifici istriani quelli con tanto di certificazione, è arrivato il primo contingente a titolo sperimentale di 200 cosce forniti dall’agrocluster in parola mentre entro la prima metà di marzo ne arriveranno altri due piccoli quantitativi. Non sono pochi gli intenditori che storcono il naso per il fatto che il prosciutto istriano viene ricavato dai maiali allevati altrove, per la precisione in Slavonia. «Sulla qualità del prodotto - affermano - non incide solo l’alimentazione dell’animale, ma anche la qualità dell’aria, la vicinanza del mare e le condizioni microclimatiche in cui i suini vengono allevati».
(p.r.)
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