Maniacco, esposto in Procura sulle cause della morte

Confermato per domani alle 9 nella chiesa del Sacro Cuore il funerale.
Ma la salma oggi non sarà esposta all’obitorio del San Giovanni di Dio. Sul decesso dell’avvocato Roberto Maniacco si allunga l’ombra di un caso giudiziario.
Infatti, oggi il medico legale Carlo Moreschi effettuerà l’autopsia sul corpo del penalista goriziano. A quanto si è potuto apprendere i familiari vogliono vederci chiaro sulle esatte cause della morte e hanno presentato istanza in tal senso alla Procura della Repubblica di Gorizia che ha incaricato il professionista udinese di procedere all’esame autoptico.
Una corsa contro il tempo perché il funerale già fissato per domani rischiava di slittare, provocando con ciò disagio ai tanti che vorranno salutare il celebre legale goriziano.
Invece Moreschi si è reso disponibile a procedere oggi stesso con l’autopsia in modo da “salvare” il funerale. Questa, almeno, la situazione a ieri sera.
Nell’edizione di ieri, a margine della notizia della scomparsa di Maniacco, Il Piccolo riportava la perplessità della moglie, signora Margherita, relativamente alle ultime ore del marito.
In particolare la signora metteva in risalto la stranezza del trasferimento dalla terapia intensiva dell’ospedale di Cattinara al San Giovanni di Dio il sabato pomeriggio, vigilia di Pasqua, a bordo di un’ambulanza.
Tale trasferimento sarebbe stato dovuto alla decisione dei sanitari del nosocomio triestino di dimettere Maniacco dal reparto di Terapia intensiva - dove era stato accolto in seguito all’ictus che l’aveva colpito - e accoglierlo in altro reparto di Cattinara. Ma non ci sarebbero stati posti letto a disposizione e, dunque, si sarebbe profilata la soluzione goriziana. Dopo l’accoglimento al San Giovanni di Dio le condizioni di Maniacco sono andate via via peggiorando. È subentrata una polmonite - come ricordava nell’articolo di ieri la signora Margherita - che avrebbe causato il decesso.
Dalle perplessità alla determinazione di un accertamento vero e proprio il passo è breve ed ecco, appunto, la svolta giudiziaria sulla scomparsa di uno stimatissimo professionista, uno dei più acuti penalisti della “scuola” goriziana protagonista di celebri processi.
Unanime il cordoglio nel mondo forense non solo goriziano nei confronti di un professionista preparato che ha sempre messo al primo posto la dignità e i diritti delle persone, senza distinzioni e differenze, assumendo anche la difesa di coloro che non potevano onorare la parcella ma che egli sentiva di dover aiutare.
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