Maria, a 100 anni custode della chiesa di Sant’Antonio

AQUILEIA. Maria Biasioli, conosciuta come Meri, che dal 1922 ha in custodia la chiesa di Sant’Antonio, ad Aquileia, ha compiuto 100 anni lo scorso 29 dicembre ed è stata festeggiata con una cerimonia organizzata durante la messa in suo onore, celebrata da don Michele Centomo, don Ennio Andreos e don Bruno Vittor. Al termine della funzione, cui ha preso parte anche il sindaco, Alviano Scarel, il parroco ha consegnato alla festeggiata i doni inviati dalla Santa Sede: una pergamena a firma del Pontefice Benedetto XVI e una corona del rosario in madreperla inviata dalla segreteria dello Stato del Vaticano. Meri ha ringraziato la comunità e ha annunciato che continuerà a prendersi cura della chiesa, nonostante l’età. Il nipote, Giovanni Biasioli, medico chirurgo e direttore della riserva di caccia di Aquileia, ha commentato: «È stata una giornata importante per mia zia, era commossa. È ben voluta da tutti, tanti hanno condiviso con lei il riconoscimento». Don Centomo, nell’omelia, ha detto: «Meri è arrivata a spegnere la sua centesima candelina. Al di là della sua vita legata agli affetti familiari, del bene che ha profuso, della saggezza del cuore, il suo segreto è la continua vicinanza al Signore. Nel 1922 ha ricevuto le chiavi della chiesa da don Giovanni Bressan. Nel 1945 l’arciprete Carlet, le raccomandò di mantenere l’impegno di aprire, chiudere e tenere pulito questo prezioso scrigno. Meri non se lo fece ripetere. Sono lieto di celebrare questo suo traguardo perché possa consegnare alle giovani generazioni la sua testimonianza di fede».(e.m.)
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