Marinai d’Italia, Scuz è il nuovo presidente
Eugenio Scuz che aveva già preso in mano le redini dell’associazione subito dopo la scomparsa di Olinto Quargnali, è il nuovo presidente della locale sezione dei marinai in congedo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia che conta poco meno di 500 iscritti.
E’ stato eletto dall’assemblea e poi indicato dai componenti del consiglio direttivo. Alla vice presidenza è stato nominato Tommaso Pezzano mentre a far parte del consiglio direttivo sono stati nominati Giovanni Pastoricchio, Luigi Colautti, Ennio Marchesan, Luigi Troian, Pietro Gregoris, Nicolò Cicogna, Andrea Sergi, Francesco Marocco e Romano Tarlao. Grado è una città di mare con la conseguenza che di marinai ve ne sono un’infinità tanto che l’associazione conta svariate centinaia di soci, esattamente 495. Ed è un’associazione che, come altre, si mette sempre a disposizione della città e dei gradesi per tante iniziative e impegni. Oltre naturalmente a svolgere l’attività sociale.
In mezzo ai consueti appuntamenti si è inserita anche la partecipazione al raduno nazionale che si è svolto recentemente a Gaeta. E’ stata l’occasione per consegnare ufficialmente la bandiera di combattimento al cacciatorpediniere Caio Duilio. La scelta è caduta su questa nave da guerra poiché a bordo presta servizio anche il figlio del presidente dell’Anmi di Grado, Antonino Scuz. In quanto alla più imminente attività, i marinai sono già al lavoro per allestire due iniziative: l’allestimento del presepe che dopo diversi anni anziché in calle Toso troverà spazio in piazza Marinai d’Italia nella zona del porto e la manifestazione legata alla patrona Santa Barbara con la festa del Gruppo. Come di consueto non mancherà nemmeno il brindisi per lo scambio augurale in prossimità delle festività natalizie.
Si spera che le varie associazioni, istituzioni ed enti, concordino di non accavallare gli appuntamenti per lo scambio di auguri per non mettere in difficoltà gli invitati a scegliere dove andare, come è accaduto in passato quando le concomitanze non sono davvero mancate. (an.bo).
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