Martina, la traduttrice creativa di pubblicità con in tasca un biglietto di ritorno a Trieste

Laureata a Trieste per poi volare a Londra, fare un master e buttarsi nel mondo delle traduzioni creative. Martina Bonin, 30 anni, “cittadina” di Muggia, è project manager ma ora sta per cambiare la...

Laureata a Trieste per poi volare a Londra, fare un master e buttarsi nel mondo delle traduzioni creative. Martina Bonin, 30 anni, “cittadina” di Muggia, è project manager ma ora sta per cambiare la sua vita, perché vuole tornare nella sua città natale.

Qual è stato il tuo percorso?

Sono partita da Trieste con una laurea in Comunicazione interlinguistica applicata alla Sslmit e poi sono andata a Londra per fare un master in Comunicazione interculturale per business: cioè come quest’ultimo e il marketing cambiano da un Paese all’altro. Contemporaneamente ho lavorato, sia prima che dopo.

Come mai avevi scelto proprio questo inidirizzo?

A me piacciono le differenze culturali da Paese a Paese e con questo master ho avuto modo di approfondire le differenze culturali nel business per capire come funziona il processo. La stessa cosa succede nel mio lavoro in realtà. Una pubblicità può essere ben recepita in uno Stato ma non in un altro e bisogna quindi cambiarla da capo a piedi, è molto bello per me capire le diverse culture.

In che ambito?

Ho lavorato per due agenzie diverse di traduzione di pubblicità per quattro anni. Nel primo caso facevo traduzioni di Jaguar e Land Rover mentre ora lavoro in un’agenzia creativa e sono project manager.

Cioè?

Creiamo pubblicità e io aiuto quando questa pubblicità deve essere adattata in altri Paesi. Opero con traduttori nei mercati esteri ma non si tratta di una traduzione normale, dove l’importante è trasmettere il messaggio.

I clienti chi sono?

Tra i clienti ci sono Max Factor e Lipton ad esempio.

Però ora hai deciso di tornare a Trieste, perché?

Ho trascorso tanto tempo nel Regno Unito, dove ho avuto un’esperienza bellissima, ma il legame con Trieste è stato sempre molto forte, è una città bellissima e voglio provare a tornarci. Poi è da vedere se ce la faccio. Inoltre il mio ragazzo è triestino, l’ho conosciuto qui ed entrambi vogliamo tornare e costruire qualcosa nel capoluogo giuliano.

Che cosa vorresti fare?

Mi piacerebbe continuare nel settore del marketing ma bisogna anche adattarsi alla realtà del territorio.

Dove manderesti il primo curriculum a Trieste?

Il mio sogno è lavorare alla Illy, però chissà…O con le altre aziende che sul territorio lavorano con l’estero sfruttando le mi conoscenze dell’inglese, che so bene avendo vissuto 8 anni a Londra, e lo spagnolo.

Benedetta Moro

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