Maturità, Julija e Kiril i centisti del polo sloveno

Solo due, quest'anno, i “cento” alla maturità al polo con lingua d'insegnamento slovena di via Puccini: uno (anzi una) al liceo classico “Trubar” e l'altro al liceo scientifico tecnologico “Gregorcic”...

Solo due, quest'anno, i “cento” alla maturità al polo con lingua d'insegnamento slovena di via Puccini: uno (anzi una) al liceo classico “Trubar” e l'altro al liceo scientifico tecnologico “Gregorcic”. Il primo nome è quello di Julija Kodric, studentessa goriziana che si appresta a lasciare casa alla volta di Milano, dove frequenterà il corso di Economia alla prestigiosa università Bocconi. «Il sogno? Beh, intanto spero di avere la mia possibilità nel mondo del lavoro, ed iniziare una carriera, cosa che di questi tempi è già molto difficile per tutti – racconta Julija, con grande realismo -. Poi quel che mi riserva il futuro non lo so».

E Julija non esclude un trasferimento all'estero.

Intanto, prima di pensare agli impegni, la bravissima diplomata ha già programmato una bella vacanza in Toscana con un'amica. Ripensando all'esame appena superato, invece, la spinta decisiva verso il cento per Julija è arrivata «dalla terza prova, nella quale non ho avuto alcuna difficoltà, e dallo scritto di greco, che malgrado le tante insidie è andato molto bene. Così alla fine è arrivato anche il cento, traguardo a cui aspiravo, ma che onestamente immaginavo difficile da raggiungere».

Molto pragmatico, invece, il secondo bravissimo del polo sloveno, Kiril Stepanenko, che si è diplomato al liceo scientifico tecnologico “Gregorcic”: «Se mi aspettavo il cento? Beh, ho studiato tanto, come è normale per un esame di maturità, e puntavo al voto più alto possibile. Il cento dunque è la conseguenza del mio lavoro».

Kiril è sloveno, vive a Nova Gorica, ma ha scelto di frequentare le scuole superiori in Italia perché una specializzazione scientifica come quella che cercava lui non veniva offerta nella sua città. «Ora il mio obiettivo è di diventare ingegnere aeronautico, e per questo andrò a studiare a Lubiana - dice -. In Italia però mi sono trovato benissimo, e conserverò un bel ricordo della mia esperienza».

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