Maturità, la prova d’italiano: diffidenza per Montale

Trieste. Evitato da molti studenti del liceo Oberdan anche il tema storico sulla forza del male. Al Nautico quasi tutti hanno scelto la traccia sulla crisi del lavoro
Lasorte Trieste 20/06/12 - Nautico, Esame Maturità
Lasorte Trieste 20/06/12 - Nautico, Esame Maturità

«Era scritto che venisse fuori Montale. Chi fa i titoli della matura per colazione mangia pane e fantasia!» Ci scherza su uno studente appena uscito dalle fatiche della prima prova parlando con i compagni di classe. Si sdrammatizza e si scarica la tensione accumulata. È questo il clima che si respira fuori da licei, istituti tecnici, e scuole superiori in generale, al termine dello scritto d'italiano che ieri, come di consueto, ha dato il via agli esami di maturità.

Un avvio un'pò slow motion visto i canonici ritardi che caratterizzano l'arrivo via web delle tracce d'italiano. Alle 8 e 56 hanno impugnato la penna gli studenti di una sezione dell'Oberdan, addirittura una ventina di minuti dopo alcuni del Nautico. «Ma la stringa di lettere e numeri per sbloccare la password per accedere alle tracce era di 25 caratteri e arrivava dalla Cina - dove si trova il ministro dell'istruzione Francesco Profumo - esorta un maturando. Figurati quanto ci avranno messo per inserirla giusta» sibila ironicamente qualcuno dubitando delle capacità informatiche dei propri professori.

Scherzi a parte dopo gli sfoghi legittimi si torna a parlare delle tracce e, a sentire i diretti interessati, sono apparse tutte più o meno “fattibili”. «Non ce n'era una su cui mi sarei buttato a capofitto - confida uno studente dell'Oberdan - ma erano tutte quante piuttosto discorsive». Montale come analisi del testo nella tipologia A, non sembra aver riscontrato particolare attraci che hanno optato preferibilmente sull'argomento tecnico-scientizione nemmeno negli scientififico della tipologia B: un articolo o un saggio breve sulla responsabilità della scienza e della tecnologia. Evitato da molti il tema storico sulla forza del male e la sua incombenza storica, riferita all'antisemitismo e alla “soluzione finale”, definito dai più come «troppo delicato».

Molti invece, anche al Carli, si sono affidati al tema di attualità che prende spunto da una dichiarazione di Paul Nizan la quale, per caratteri anagrafici e socio-politici, sembra offrire un appoggio più che importante a tutti i maturandi: “avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”. «Un 'po' deprimente - si sbilancia qualcuno sorridendo - ma è la classica ancora di salvataggio di quando le altre tracce ti fanno sentire come se non avessi mai scritto un tema in vita tua. E meno male che c'era, io ho fatto quello!».

Al Nautico invece la maggior parte degli studenti sembra aver tracciato il proprio punto nave sull'ambito socio-economico riguardante i giovani e la crisi del lavoro: «era in assoluto il più facile - sentenzia uno studente - non bisognava far altro che mettere il naso fuori dalla finestra e descrivere la situazione».

Nel frattempo si attende con grande ansia di sapere quali saranno le materie della terza prova di lunedì e si fa già totoscommessa sulla lettera dell'alfabeto che verrà estratta, consegnando alla commissione d'esame il primo studente degli orali.

Ma adesso? A casa a ripetere per le altre prove? Macchè, tutti a Barcola. E se a spingerli ieri era una professoressa della commissione d’esame: «Al mare non ci andranno solo i secchioni» concludeva uno che, dall’aspetto, sembrava avere più anni degli altri...

Sebastiano Blasina

Argomenti:maturità 2012

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