«Maturità? Speravamo più facile»

Anche la seconda prova è andata. E le oltre sei ore di esame di ieri, trascorse dentro aule dalle temperature tropicali, rimarranno senza dubbio nelle memorie dei maturandi triestini. Chiamati a sostenere una prova caratterizzante il corso di studi frequentato, i giovani, a seconda delle scuole, hanno trovato all'interno delle buste una serie di esercizi di matematica o una versione dal latino, un'analisi di bilancio aziendale o alcune tracce per svolgere un tema di carattere pedagogico, una comprensione del testo in lingua inglese, un compito di progettazione oppure dei quesiti di teoria della navigazione.
In ogni caso, per tutti, una sorpresa. Nonostante i ripassi finali e le ore trascorse a vagliare le infinite ipotesi uscite dai toto-esame online, l'attimo di smarrimento dinanzi alla busta aperta si annovera tra le emozioni comprese nel prezzo del pacchetto-maturità. «Ma in sei ore non può non saltar fuori qualcosa!», chiosa Federico Dainotti all'uscita dell'Oberdan, dopo una prova di matematica definita di difficile soluzione incentrata su funzioni, integrali e limiti. «Speriamo bene - lo segue Eleonora Nangano - i problemi proposti erano complessi, mentre ho trovato i quesiti più semplici del previsto».
Davanti al portone del Carducci - dove il compito era quello di Pedagogia - un capannello di studenti e studentesse conveniva sulla difficoltà della prova: «Due temi di argomento pedagogico in sole sei ore sono tanti», si è sentito dire a gran voce. «Ho scritto un tema sul cognitivismo e uno sulla competizione e sul valore della valutazione negli esami - racconta Anna Contri - Come definirei questa prova? Decisamente stressante».
Stressati erano anche i futuri capitani della sezione E del Nautico, per i quali la materia proposta dal ministero, Navigazione, è stata una sorpresa tale da lasciarli sbigottiti: «Non eravamo preparati, questa materia era rimasta a margine del programma. È stato difficilissimo», commenta insieme ai compagni Francesco Veglia; «Più che difficile, era lungo - valuta Alessio De Pol, sezione A - dalla cinematica radar al reperimento del punto nave in base agli astri, dal quesito sulle maree alle domande sull'imbarco dei pesi. Occorreva molto tempo». Nonostante lo sconcerto iniziale se la sono cavata tutti, grazie anche a un «fondamentale appoggio morale da parte dei prof».
Impegnativa anche la prova di Economia aziendale sostenuta dai ragazzi del Carli Igea (indirizzo economico, giuridico e aziendale), che prevedeva una pianificazione strategica, un'analisi di bilancio e lo studio della situazione finanziaria di un'azienda in fase di ammodernamento: «Io questa seconda giornata l'ho vissuta male! - commenta Enzo La Sorte - Mi aspettavo qualcosa di più facile». «Difficile ma ho preferito la prova di oggi (ieri, ndr) a quella di ieri (mercoledì, ndr) - continua Zorica Vujnovic - i titoli dei temi di italiano erano tremendi».
Vanessa Maggi
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