Maxi terrazza unica per il bivio di Miramare a Trieste

TRIESTE Creare un collegamento tra le tre piattaforme del bivio di Miramare, garantendo una maggior fruibilità di uno degli angoli più suggestivi di Trieste. L’idea è stata avanzata ieri mattina dal presidente della Quarta commissione consigliare, Michele Babuder (Fi), ed è stata accolta con entusiasmo dal sindaco Roberto Dipiazza che si è già messo al lavoro per poter trasformare quel sogno in realtà.
Babuder non si è limitato a proporre un intervento: ha sottoposto invece ai membri della commissione e all’assessore ai Lavori Pubblici quel che è già un’ipotesi progettuale. Una bozza di come quell’area potrebbe assumere un nuovo volto, senza stravolgerne l’equilibrio, ricavando nuovi spazi per i bagnati e agevolando l’accesso al mare.
L’idea è quella di rendere fruibili direttamente dalla strada tutte e tre quelle terrazze a mare, creando un unico ampio spazio balneare. Le tre piattaforme potrebbero venire unite o andando semplicemente a “riempire” gli spazi che oggi le dividono, oppure creando un gioco a più livelli che crei continuità.

L’obbiettivo è quello di aumentare gli accessi al mare, creandone almeno 5, evitando il rischio che la gente entrando in acqua si faccia male. «Per ora è un’ipotesi, – premette Babuder – scaturita facendo delle valutazioni a seguito dei danneggiamenti causati lo scorso ottobre dalle mareggiate anche in quel tratto di lungomare. Sapendo che ora bisognerà metterci mano per sistemare quegli spazi, mi sono fatto preparare delle bozze per capire come si potrebbe intervenire per migliorarli. Ovviamente, la mia resta un’ipotesi, di Valenza anche turistica che andrà progettata con cura». Ma ad abbracciare già l’idea e pure quel l’ipotesi progettuale messa sul piatto dal consigliere forzista, è lo stesso sindaco Dipiazza.
«L’idea è bellissima – plaude il primo cittadino – è da portare avanti con tutti i problemi che realizzare un’opera simile comporta. Io intanto attivo l’iter di valutazione». Il sindaco vede l’intervento in un’ottica più ampia. «È un angolo riparato, stupendo, –osserva – d’estate è uno dei punti più apprezzati del lungomare e sarebbe un peccato non valorizzarlo, tendo anche conto che lì dietro c’è un albergo e ai turisti farebbe certamente piacere un’area simile. Ora sistemeremo quanto prima i danni causati dalla mareggiata per rendere fruibile quella zona quest’estate, nel frattempo – anticipa – iniziamo a lavorare per migliorarla partendo proprio da quel l’ipotesi progettuale».
«Servirà redarre un progetto preliminare che consenta al Comune di fare delle valutazioni economiche – anticipa Elisa Lodi, assessore ai Lavori Pubblici – bisognerà ovviamente anche relazionarsi con la Soprintendenza e con la Regione». L’opera potrebbe essere realizzata anche in tre lotti per diluire l’intervento.
Nel corso della commissioni di ieri, Lodi ha illustrato anche i lavori che serviranno a sistemare la situazione emergenziale causata dalle mareggiate, anticipando che nel piano delle opere verrà inserito un capitolo che fornirà da ora in poi uno strumento utile a intervenire difronte e queste sempre più frequenti emergenze.
«Opereremo prima sui terrazzamenti, – spiega – poi avvieremo i lavori di sistemazione degli accessi al mare, le scalette, i servizi igienici dei Topolini. Il terzo intervento riguarda la passeggiata sul lungomare con i cubetti in porfido». A far alzare intere porzioni di quella pavimentazione sono le radici degli alberi. «Fu sbagliata la scelta di inserire dei pini marittimi – valuta Dipiazza – perché lo loro radici si estendono in orizzontale. In situazioni simili, altrove, vengono utilizzati i lecci che hanno radici che si sviluppano in verticale». –
Riproduzione riservata © Il Piccolo