Meccanica quantistica e futuro: nove Premi Nobel protagonisti a Trieste

Otto presenti all’Ictp, da Parisi a Haldane, più Phillips collegato dagli Usa. L’evento fino a venerdì

Giulia Basso
Il centro di fisica Ictp
Il centro di fisica Ictp

Otto Premi Nobel si incontrano oggi, 28 maggio, all’Ictp di Trieste, e un nono si collegherà in diretta dagli Stati Uniti. Mai nella storia della città giuliana si era assistito a una tale concentrazione di eccellenze scientifiche per un singolo evento. L’occasione è all’altezza delle menti che la animano: celebrare i cento anni della meccanica quantistica, quella rivoluzione concettuale che ha cambiato per sempre il nostro modo di comprendere la realtà. Prende il via oggi la conferenza internazionale “Fisica Quantistica: dai fondamenti alle tecnologie emergenti”, evento clou dell’Anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistiche proclamato dall’Onu.

Organizzata dal Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp) e dall’Accademia Nazionale dei Lincei, la conferenza trasformerà Trieste, fino a venerdì 30 maggio, in uno degli epicentri di questa celebrazione globale. I nove premi Nobel protagonisti dell’evento hanno contribuito in modo significativo alla ricerca quantistica, con scoperte dirompenti che stanno cambiando il mondo. Dagli esperimenti che ci hanno permesso di osservare la materia su scale temporali dell’ordine del miliardesimo di miliardesimo di secondo di Anne L’Huillier (Nobel 2023), a quelli di Alain Aspect (Nobel 2022) su un fenomeno tanto stupefacente quanto complesso come l’entanglement, gli interventi presenteranno le scoperte scientifiche alla base delle applicazioni che rivoluzioneranno il nostro futuro.

Ci saranno il “nostro” Giorgio Parisi, che con il suo Nobel 2021 ha svelato i misteri dei sistemi complessi, e David Gross, premiato nel 2004 per aver compreso le forze fondamentali della natura. Eric Cornell e Wolfgang Ketterle racconteranno come sono riusciti a creare stati della materia impossibili da immaginare fino a pochi decenni fa, mentre Duncan Haldane illustrerà le fasi topologiche che promettono computer quantistici ultrastabili. Serge Haroche spiegherà come manipolare singoli sistemi quantistici, e William Phillips – collegato dagli Stati Uniti – mostrerà come la luce può fermare gli atomi.

Dalla scienza dei materiali alla medicina, dalla cybersecurity alle energie rinnovabili, queste scoperte contengono possibili risposte ad alcune tra le sfide più urgenti del presente e il potenziale di avvicinarci agli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile. Ma questa straordinaria concentrazione di eccellenze non rimarrà chiusa nelle aule accademiche: il programma prevede anche tre appuntamenti aperti al pubblico.

Domani, giovedì 29 maggio alle 18.30 al Teatro Miela, andrà in scena “Measuring the elusive: quantum physics rewrites the metric system”, evento organizzato da Ictp e Sissa in cui il Nobel William Phillips e il professor Vanderlei Bagnato spiegheranno, con esperimenti dal vivo, come la meccanica quantistica abbia rivoluzionato il modo di misurare il mondo.

Venerdì 30 maggio alle 18, sempre al Miela, l’evento “Natura facit saltum”, organizzato da Fit, Ogs, Tlqs e Iupap, esplorerà l’impatto della rivoluzione quantistica sulla percezione scientifica nella società e nella letteratura, svelando come questa scienza stia cambiando il nostro stesso modo di pensare la realtà. Infine sabato alle 9 in Sala Luttazzi al Porto Vecchio, l’evento “Quantum dreams” guarderà al futuro delle applicazioni quantistiche: dalle comunicazioni ultra-sicure ai computer, fino alle promesse della medicina quantistica. —

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