Mensa dei frati cappuccini a pieno regime a Natale

Menù speciale domani per i cinquanta utenti che ogni giorno bussano alle porte del convento di piazza San Francesco. Tante storie di disagio e difficoltà 
Bumbaca Gorizia Cappuccini, la mensa dei poveri
Bumbaca Gorizia Cappuccini, la mensa dei poveri
Ci sono stati momenti, parecchi anni fa, in cui alla “mensa dei poveri” bussavano mediamente una ventina di persone. Decisamente, altri tempi. Poi, ci sono stati i picchi, nei mesi scorsi, in cui gli utenti hanno superato di gran lunga anche le cento unità. Ma il dato era “drogato” dalla presenza, in forze, di tanti richiedenti asilo che non avevano altro posto dove ottenere un pasto caldo.


In questo periodo, l’affluenza si aggira sulle cinquanta persone. Grossomodo, una trentina sono poveri “locali”, goriziani e isontini in evidente difficoltà, che non riescono più a trovare un’occupazione, che vivono ai margini. E molte volte non certamente per colpa loro. Una ventina, invece, sono migranti: pakistani e afghani che si mettono silenziosamente in fila e attendono il loro turno in mensa.


Un menù


speciale


Anche quest’anno, la cucina lavorerà a pieno regime il giorno di Natale. Come sempre. Come ogni giorno “normale”. E verrà proposto anche un menù speciale a base di pastasciutta al ragù (o in alternativa tortellini alle verdure), arrosto o alette di pollo, frutta, dolci e una fetta di panettone. Un’occasione per sentirsi vicini nelle reciproche difficoltà, non dimenticando mai che oltre ai frati c’è una schiera di volontari che, anche nel giorno del Natale, si metterà a disposizione degli altri.


«Alcuni degli utenti - si legge in un servizio di qualche tempo fa del settimanale diocesano “Voce Isontina” - sono entrati in forte crisi economica dopo il fallimento dell’azienda per la quale lavoravano, trovandosi sul lastrico più o meno dall’oggi al domani, e il servizio dei frati Cappuccini è davvero l’ultima spiaggia. Altri ancora sono separati, riescono magari a far fronte alle bollette e agli assegni di mantenimento, ma non hanno poi abbastanza denaro per potersi comprare da mangiare. Poi, ci sono quelli che sono caduti nel tunnel della tossicodipendenza o dell’alcolismo, non riuscendo a uscirne: vite perse anche se sono giovani. Infine ad alcuni, che proprio non riescono a farcela a mettersi in fila con gli altri, viene fornita una borsa della spesa. Non è semplice chiedere aiuto».


Un servizio


insostituibile


Alla mensa dei poveri continuano a bussare parecchi giovani, tanti stranieri, qualche donna. Ma anche anziani: forse, più che poveri, soli e abbandonati.


Ogni giorno, alle 11.30, gli ospiti della mensa dei poveri bussano alle porte del convento. Si siedono in mensa, scambiano quattro parole, attendono i volontari che servono loro il pranzo: sì, i volontari, il cui apporto è a dir poco fondamentale.


La scena, come abbiamo scritto più e più volte su queste colonne, si ripete ogni giorno, da anni e anni: soltanto fra il 1943 e il 1944 la mensa è rimasta chiusa, per il resto, nonostante qualche brevissimo periodo per le manutenzioni, ha sempre sfornato piatti fumanti per chi ha bisogno, compresi tutti i giorni in cui si celebra la Natività.


Il pudore


di chi si mette in fila


Quello che stupisce delle tante persone in fila è che hanno un grandissimo pudore. Qualcuno sembra addirittura provare vergogna per essersi ritrovato lì, in quella condizione. «Alle volte - fanno sapere i frati Cappuccini - queste persone riescono a trovare un lavoro, a costruirsi una nuova vita. E lasciano la mensa. Lasciano il “loro” pasto caldo a chi ha più bisogno. Anche questa è grande sensibilità».


Sì, c’è un punto fermo nel panorama cittadino della solidarietà, un servizio che tende la mano a chi, per i più svariati motivi, si trova a non poter consumare nemmeno un semplice pasto. È la mensa dei poveri, collocata in piazza San Francesco a Gorizia, «che quotidianamente prepara e dona un piatto caldo e nutriente alle tante persone in situazione di bisogno che popolano silenziosamente la nostra città», rimarca Voce Isontina.


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