Messe a Farra e Gradisca con il solo don Dudine Tagliata quella al Duomo

la scelta
gradisca
Un solo sacerdote per tre parrocchie. E cinque chiese. E così, non rimane che una soluzione: “sfoltire” il numero delle messe e modificarne gli orari. È quanto si è reso necessario nell’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo e Farra, dove il parroco don Gilberto Dudine si è trovato costretto, a malincuore, a mettere mano al programma delle liturgie in vista degli orari invernali. Don Gilberto, 49 anni, si trova al momento da solo nella conduzione delle parrocchie gradiscane del SS. Salvatore (che comprende le chiese del Duomo dei Santi Pietro e paolo, di Santo Spirito, dell’Addolorata), di San Valeriano, e di Santa Maria Assunta a Farra.
Il suo vicario, don Valentino Claudio Cidin, 68 anni, per un lungo periodo sarà assente dalla pastorale attiva a causa di alcuni problemi di salute che lo impegnano in una lunga fase di terapia. Salti mortali non se ne possono fare e, soprattutto alla domenica, si è reso necessario il “taglio” di una celebrazione: quella delle 11.15 al Duomo di Gradisca, con una contemporanea revisione degli orari, in vigore dal 1 ottobre.
Le modifiche sono state sottoposte al Consiglio pastorale, dove ha prevalso la seguente impostazione: rimane confermata la messa domenicale delle 8.30 a Santo Spirito (Mercaduzzo); viene “traslata” di un quarto d’ora, ovvero alle 9.45, quella di San Valeriano; e verrà celebrata mezz’ora più tardi, alle 11, quella di Farra. Il Duomo di Gradisca mantiene la prefestiva delle 18 e la festiva serale, alla stessa ora. Anticipata alle 17 la messa del sabato a Farra. Il nuovo orario è stato approvato in modo sofferto: ovvero con un solo voto favorevole in più rispetto alla seconda opzione, che avrebbe preferito invertire l’orario delle celebrazioni del Mercaduzzo e di San Valeriano. «Non è stata una decisione a cuor leggero – dice don Dudine –. Purtroppo affrontiamo un momento particolare. Prima di tutto viene la salute di don Claudio: la comunità gli è vicina e prega per lui. I nuovi orari hanno tenuto conto di diversi fattori: la messa delle 11.15 al Duomo era la meno frequentata, forse anche per un discorso di abitudini. In tante città le messe nei centri storici negli ultimi anni sono meno frequentate. Si preferiscono le chiese che dispongono di parcheggi a beneficio delle famiglie e delle persone anziane, e celebrazioni più mattutine. La chiesa madre continuerà a ospitare le liturgie prefestive, con bambini e ragazzi, e quella serale della domenica che richiama anche molti fedeli da fuori». Per don Dudine la decisione è stata «un’occasione per ragionare in termini di Unità Pastorale: Gradisca e Farra sono chiamate a camminare assieme». Il Consiglio pastorale ha formalmente chiesto all’arcivescovo Carlo Redaelli se vi sia la possibilità di valutare la nomina di un coadiutore per don Gilberto. Attualmente le due comunità contano sull’apporto festivo dell’ex parroco del Santissimo Salvatore, mons. Igino Pasquali, messosi generosamente a disposizione. —
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