Messe fuori gioco le colonnine anti-velocità, scatta la denuncia
SANTA MARIA LA LONGA. Non è la prima volta che accade. Una volta la colonnina arancione per il controllo della velocità, situata all’ingresso della frazione di Tissano, è stata buttata a terra, un’altra è stata aperta e ora è stata imbrattata con uno spray nero coprendo anche il foro attraverso il quale la telecamera (quando presente) riprende le auto che sfrecciano ad alta velocità. E il sindaco di Santa Maria la Longa ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri di Palmanova. Il fatto è stato scoperto domenica, ma probabilmente è stato compiuto con la complicità del buio, presumibilmente sabato notte. «Questa volta - dichiara Igor Treleani – abbiamo deciso di rivolgerci alle forze dell’ordine. Ciò, oltre che a tutela dell’amministrazione comunale, anche per il rispetto dovuto ai cittadini che hanno dimostrato notevole apprezzamento per l’iniziativa. I carabinieri sono al lavoro e sembra ci siano già alcuni indizi che potrebbero far individuare i colpevoli. Voglio sottolineare l’importanza di questo progetto che punta a risolvere la problematica della velocità elevata nei centri abitati. Lo abbiamo detto più volte: l’iniziativa è educativa e non repressiva. Non vogliamo fare cassa con le sanzioni, ma ottenere l’abbassamento della velocità e aumentare la sicurezza dei nostri cittadini e degli utenti della strada». Lo scorso novembre erano state collocate sul territorio comunale 7 colonnine “VelOk”. Una scelta, quella assunta dal Comune, apprezzata dai residenti e che ha permesso di diminuire in modo drastico il superamento dei limiti di velocità. Ma evidentemente qualcuno non ha gradito e ha danneggiato il dispositivo. «Nelle prossime settimane – anticipa Treleani - daremo continuità al progetto prevedendo lo stanziamento per finanziarne la prosecuzione».
Monica Del Mondo
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