Miniussi: serve un nuovo assessore al Bilancio

CittàComune chiede un incontro con la maggioranza: «Il sindaco non sa gestire i conti»
Altran Monfalcone-06.05.2011 Consiglio e Giunta-Umberto Miniussi-Ronchi dei Legionari-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-06.05.2011 Consiglio e Giunta-Umberto Miniussi-Ronchi dei Legionari-Foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Strascichi polemici alla recente approvazione del bilancio preventivo che ha visto protagonista nei giorni scorsi il consiglio comunale di Ronchi dei Legionari. Il gruppo consiliare di “CittàComune per Ronchii” ribadisce le ragioni della sua contrarietà al bilancio preventivo 2014, tecnicamente in ordine ma, politicamente e organizzativamente da riscrivere e i consiglieri Miniussi, Damonte e Corona chiedono la fissazione di un incontro urgente con i gruppi di maggioranza «per ritrovare la giusta strada e far uscire la città dall’abisso economico in cui sta precipitando».

«Reputiamo altresì urgente – spiega il capogruppo, Umberto Miniussi - che sia da subito indicato un nuovo assessore al Bilancio con persona diversa dal sindaco, gradita alla maggioranza ma con capacità certe di lettura e di proposta che vada oltre l’unica, continua richiesta di entrate attraverso i redditi familiari, anche perché, se negli anni scorsi si è rilevata tale mancata riscossione, con le nuove imposte tale disaffezione non può certamente diminuire».

“Città Comune” mette in risalto la situazione rilevata dai revisori dei conti nel bilancio preventivo, per una mancata riscossione di imposte comunali, causa omessi versamenti da parte dei contribuenti, per circa 270mila euro, riscontro avvenuto per l’esame comparato del bilancio preventivo per il corrente anno con il consuntivo 2013, votato un mese addietro. Su pressione del capogruppo, poi, il sindaco ha affermato che tale valore economico vale per l’8% di bollette emesse e non introitate negli anni scorsi. «A nostro avviso – continua Miniussi - non può bastare una commissione come proposto dal primo cittadino per monitorare e dare soluzione alla situazione. È ormai chiaro a tutti, infatti, che il sindaco non è in grado di gestire con l'efficacia che sarebbe necessaria la delega al bilancio e che deve pertanto lasciare ad altri quello scranno tanto strategico per le finanze comunali e per le famiglie ronchesi».

Non si può solo demonizzare la mancanza di contributi statali e regionali e diminuire del 24%, rispetto al bilancio 2013, i fondi alla cultura, come rilevato in consiglio da Pier Luigi Co-rona, oppure, come indicato con dovizia di particolari dal consigliere Fabio Damonte, rispetto ad un nuovo impegno amministrativo per presentare progetti adatti ad accedere ai fondi europei che stan-no fuori dal patto distabilità, mettendo particolare evidenza verso la mancata presenza in bilancio di fondi per il piano della pubblica illuminazione e per lo sviluppo del piano urbano per la mobilità sostenibile.

«Siamo a dir poco imbarazzati, davanti ai silenzi della maggioranza nel merito della disastrosa situazione in cui versano le finanze locali. Pensiamo – prosegue - a quei cittadini che pagano tutto quanto viene loro imposto e che non trovano soddisfazioni tra le linee politico/programmate di questa esausta maggioranza, incapace ad indicare nuove strategie di crescita alla nostra comunità. Non basta più dire che il bilancio è attento al socio/assistenziale (40% del bilancio), al mantenimento della macchina amministrativa (altro 40% del bilancio), il rimanente per l’associazionismo e le manutenzioni».

Secondo l’opposizione va modificato questo ordinario metodo di far politica. «Per noi solidarietà – conclude Miniussi - vale quando, tenuto conto del reddito familiare, tutti concorrono alle iniziative sociali con un buon ritorno di servizi rispetto a quanto dato».

Luca Perrino

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