Minori e insidie del web, don Di Noto: «Avete tre profili social? Genitori irresponsabili»
Il convegno della Divisione Julia davanti a 400 ragazzi fra 11 e 13 anni mette in guardia i minori e le loro famiglie davanti al pericolo pedofilia

«Oggi abbiamo tanti bambini orfani con genitori vivi». Con queste parole don Fortunato di Noto ha sintetizzato la situazione dei giovani e giovanissimi che si trova a interagire con internet e le nuove tecnologie. Il loro uso, i risvolti positivi e negativi, e la legalità sono stati al centro dell’incontro organizzato dalla Divisione Julia, dal dirigente scolastico Giovanni Busacca: «La rete internet offre tantissimi spunti e la considero una vera e propria pesca a strascico, trascina tutto quello che sono adulti e quello che sono adolescenti, questo incontro è soprattutto per creare maggiore consapevolezza nei ragazzi, far conoscere problematiche e criticità che offre la rete».
Ad intervenire su questi temi don Fortunato, che da 30 anni combatte con la sua associazione Meter la pedopornografia online, esperti della Guardia di Finanza e di cybersicurezza che hanno parlato a una platea di 400 ragazzi tra gli 11 e i 13 anni.
Intervento dopo intervento i riflettori sono sempre stati puntati sul rischio che si può incorrere navigando in rete. Internet, furto di identità, data breach, malware, hacker, patch, backup, cyber hygiene, sono i termini che hanno accompagnato l’intervento di Ivano Di Santo, ambassador e docente di Cyber Security dell’Accademia Nautica dell’Adriatico. Una ricerca importantissima dell’Università di Edimburgo dice, come spiegato da don Fortunato che «la violenza sessuale digitale oggi ha raggiunto un bambino su otto nel mondo. Stiamo parlando di 320 milioni di abusi digitali, sessuali, solo nel 2024, quindi è un problema enorme».
Rivolgendosi ai ragazzi in sala pone tre domande: «Chi di voi ha un profilo social?» Si alzano quasi tutte le mani. «Chi ne ha due?» Risponde positivamente più della metà. «Chi ne ha tre?» Poco meno della metà. Il don quindi chiede «sapete cos’è la legalità?» E aggiunge «sapete che nessuno di voi per la legge può avere profili social?». E infine: «Sapete che i vostri genitori sono degli irresponsabili». E scatena un “buuuuu” corale degli studenti minorenni.
Quali le ricette? Per poter preservare al meglio i propri figli don Fortunato offre ai genitori quattro indicazioni: «Amare i propri figli, i genitori hanno dei doveri importanti nei confronti dei ragazzi che hanno il diritto di avere nei genitori punti di riferimento responsabili, capaci di indirizzarli, orientarli, proteggerli». La seconda: «I ragazzi oggi, più di ieri, hanno tanto bisogno che qualcuno gli indichi seriamente l’indirizzo della vita, soprattutto nel mondo della sicurezza digitale». La terza: «Fate un patto educativo digitale con i vostri bambini, fin da neonati, con delle regole che salvano la vita». E infine la quarta indicazione: «la logica della denuncia quando è necessaria, perché quando uno si trova in una situazione di difficoltà solo la denuncia può provocare una possibilità di arrestare questi fenomeni».
«Porre una massima attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie in particolare di questo infinito che si chiama Internet» è il messaggio del generale Fabrizio Nieddu, Comandante regionale della Guardia di Finanza. Che aggiunge: «Essere aperti al dialogo, porsi i dubbi, chiedersi e chiedere alle istituzioni, scolastiche, di forze di polizia, un confronto su quello che avviene su Internet».
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