Modello Nord Europa per la Casa del parto

Un’équipe transfrontaliera in missione tra le realtà di Danimarca, Gran Bretagna e Paesi Bassi

Non si sa ancora dove e quando, ma a breve si saprà quantomeno il “come”. Parliamo del progetto che, nell’ambito del GectGo, consentirà un percorso per le cosiddette “gravidanze fisiologiche” in una Casa del parto transfrontaliera.

In pratica si sta cercando il modello migliore per garantire, a chi lo desidererà, un travaglio naturale in un ambiente intimo e confortevole, destinato a donne in perfetta salute e non adatto a casi di emergenza o con complicazioni (questi ultimi verrebbero trattati da altre unità ospedaliere). Lo stato dell’arte ha appena visto rientrare dall’estero una task force specifica che ha visitato tre delle migliori realtà che costituiscono best practices europee nell’ambito della gravidanza fisiologica per trarre spunti utili da applicare a Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba.

L’ultima di queste visite di studio si è svolta in Olanda. In totale la squadra era composta da una decina di persone, tra ostetriche e ginecologi dell’Azienda sanitaria “Bassa Friulana-Isontina”, dell’Ospedale Derganca di Nova Gorica e della Casa della Salute di Nova Gorica. L’équipe ha visitato l’ospedale di Aabenraa in Danimarca (7-9 maggio), i tre ospedali di Tunbridge, Maidstone e Guy and St. Thomas di Londra nel Regno Unito (30 maggio-1 giugno) e infine gli ospedali Knov e University Medical Center di Utrecht nei Paesi Bassi (13-15 giugno). Durante le visite il personale transfrontaliero ha potuto conoscere da vicino il modello organizzativo delle strutture indicate, approfondire la legislazione e le linee guida nel campo dell’assistenza prenatale e il ruolo degli operatori sanitari durante la gravidanza e il parto. I partecipanti hanno approfondito il modello locale di sostegno e di incoraggiamento alla gravidanza fisiologica e numerose tecniche per alleviare il dolore. Terminate le trasferte, il gruppo transfrontaliero del GectGo sceglierà il modello da approfondire ulteriormente e nei prossimi mesi si recherà nel centro medico prescelto per effettuare un periodo di formazione della durata di una settimana. I componenti dell’equipe italo-slovena formeranno poi degli operatori sanitari di entrambi i lati del confine sulla metodologia acquisita nel corso delle visite. Verrà anche erogata una specifica formazione linguistica per stilare un vademecum dei termini medici utilizzati per una piena comprensione all’interno dello staff.

L’ultima attività del progetto riguarderà la sperimentazione del modello nei confronti dell’utenza transfrontaliera dell’area del GectGo, attraverso un protocollo medico congiunto. La gravidanza fisiologica è una delle cinque azioni pilota del progetto “Salute– Zdravstvo-Costruzione di un network di servizi sanitari transfrontalieri”, finanziato dal Programma Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020. La parte del progetto destinata alla gravidanza fisiologica vede uno stanziamento di 700 mila euro.

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