Monfalcone 9 giugno 1915 Il ricordo della conquista

la memoriaIl centenario della Grande Guerra rappresenta una scadenza molto importante per Monfalcone perché fu la prima grande città conquistata definitivamente delle truppe italiane il 9 giugno 1915....

la memoria

Il centenario della Grande Guerra rappresenta una scadenza molto importante per Monfalcone perché fu la prima grande città conquistata definitivamente delle truppe italiane il 9 giugno 1915. Giorno, mese e anno che hanno dato l’intitolazione a una delle strade principali del centro cittadino. In quella data, racconta la storia, la Brigata Granatieri dell’esercito italiano prima di entrare in città riuscì a occupare prima tutte le alture attorno a Monfalcone, cioè dalla Rocca alle quote 87 e 85 sopra la stazione, dove da quelle postazioni gli austriaci sparavano. La città, poi, assunse un’altra peculiarità, divenne cioè un luogo di immediata retrovia delle battaglie dove si concentrarono ricoveri, comandi, ospedali e cimiteri. È quanto ricordato anche dal sindaco Anna Maria Cisint nel suo intervento, menzionando le due mostre inaugurate venerdì scorso che si potranno visitare fino al 4 novembre. Si trovano rispettivamente nell’ex Pretura in piazza della Repubblica e nella sede dell’Unuci in via San Francesco le mostre “100 opere per 100 anni” e da “Cappelle di guerra a simbolo di pace”.

E con questo spirito di riconoscenza il Comune ha consegnato ai gruppi alpini della Regione e dell’Isontino una medaglia-ricordo coniata per l’occasione. «Ciò che ci hanno donato gli alpini – afferma la Cisint – è di un valore incredibile, un insegnamento per i nostri giovani. Il messaggio che ci arriva dai ragazzi di allora è di un sacrificio spesso pagato con la morte. E per questo è un grande valore per il futuro». Alla cerimonia di ieri c’erano i consiglieri regionali Giuseppe Nicoli e Antonio Calligaris, diversi assessori (Giuliana Garimberti, Massimo Asquini, Francesco Volante e il consigliere Mauro Steffè) e il comandante dei Carabinieri Daniele Panighello, poi un rappresentante della Guardia di Finanza, dell’Esercito e per la Capitaneria di Porto, il tenente di vascello, Camilla Sartori. La cerimonia ha avuto altri due momenti toccanti: la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti di via Rosselli e la messa in duomo presieduta da monsignor Armando Zorzin e dal presidente della Fondazione Gnocchi, don Vincenzo Barbante. —

CI. VI.

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