Monfalcone, il degrado dell’Isola dei Bagni in balia dei vandali e del tempo FOTO e VIDEO

Poco distante dai nuovi lucchetti la recinzione resta aperta e offre uno “spettacolo” impressionante.
Il camping è un trionfo di tavoli rovesciati e bottiglie in frantumi. Poco più in là un cimitero di roulotte.
Bonaventura Monfalcone-12.01.2018 Isola dei bagni-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-12.01.2018 Isola dei bagni-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Monfalcone, l'Isola dei Bagni ridotta a una discarica a cielo aperto

MONFALCONE L’insegna, un tempo luminosa, è ancora al suo posto, anche se rovinata. Alcune lettere sono state usate come bersaglio e sono finite in frantumi. Non è, però, la parte del Camping Panzano lido ad aver avuto la peggio. In quattro anni e mezzo dall’ultima apertura della spiaggia e del bar-ristorante, appena alle spalle, ondate periodiche di devastazione, gratuite e opera di vandali, hanno sconquassato l’Isola dei Bagni. In attesa di una riqualificazione e di una trasformazione di cui il nuovo proprietario, l’imprenditore cinese Lan Yuchen, starebbe ormai per svelare i contorni. Una scelta low profile, fino ad adesso, a differenza di quanto, a suo tempo, aveva fatto l’ex patron della Triestina Flaviano Tonellotto, che il suo progetto nel 2004 l’aveva “lanciato” con una massiccia campagna pubblicitaria senza, però, ci fosse ancora traccia dei 40 milioni necessari a realizzare il marina da 400 posti barca con annessi alberghi, piscine, impianti sportivi e aree wellness. Un piano rimasto solo sulla carta, come quello dell’imprenditore bolzanino Carlo Pivetti, che con Tonellotto aveva iniziato l’operazione.



L’isola dei Bagni è rimasta cristallizzata al camping e alle strutture realizzate dall’imprenditore riminese Federico Sighinolfi e ora preda di un totale degrado...

Il reportage completo è sul giornale in edicola oggi, venerdì 19 gennaio.
 

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