Monfalcone, il sogno di Lewis in un video girato tra Alberoni e Marina

MONFALCONE Dalla Nigeria a Monfalcone il passo può essere davvero breve se lo si compie sulle ali della musica, oggi sempre più glocal. Un jet che fa viaggiare con un paio di cuffie.
L’ultima destinazione, in un videoclip girato la scorsa estate in città, il sogno ritmato di un giovane cantautore goriziano – Lewis Enwegbara – che, potenza del funk, diventa star del microfono e immagina di partecipare, magari tra 5 anni, al Coachella. Un festival musicale californiano sul cui palco sono salite le leggende: Ben Harper, Radiohead, Iggy Pop, Amy Winehouse, Madonna, Depeche Mode.

La canzone in questione, che non a caso s’intitola Coachella e si può scaricare su iTunes, Spotify e Youtube, ha un ritmo orecchiabile e il consiglio è di tenere d’occhio questo talentuoso ragazzo di origini nigeriane, cresciuto a pane e Stevie Wonder, muovendo i primi passi nel coro gospel di una chiesa evangelica pentecostale a Lagos. Ma il vero miracolo del video è che ha saputo trasformare Monfalcone, la città dei cantieri, in una piccola Indio, la località degli Stati Uniti, nella Contea di Riverside, dove appunto si tiene la prestigiosa rassegna canora, sogno nel cassetto dell’autore.
È tutta qui la storia racchiusa nell’ultima fatica di Lewis Enwegbara, in arte Lewisland, girata all’ombra della Rocca, tra uno scorcio sul porticciolo Sauro e la lunga passeggiata del canale Valentinis, gli Alberoni e una Marina Nova quasi poetica, filtrata dal sole impertinente di giugno.
Da sabato il video è sbarcato su Youtube. Per chi risiede a Monfalcone è stato un déjà-vu rivedere il proprio territorio protagonista di un set: anni fa già Elisa, la cantante di Luce (Tramonti a Nord Est), c’aveva pensato immortalando Carso e baia di Sistiana. Ora è toccato a Lewis, aiutato nell’impresa da Fao Studios (dietro ci sono tre abili cugini residenti in città) e dalla bellissima modella staranzanese, pure studentessa universitaria e sportiva dell’atletica Fincantieri, Caterina Dijust.

Enwegbara, in Italia dal 2006, proviene da Novara e si trova nel capoluogo per frequentare la facoltà di Relazioni pubbliche. Il resto della famiglia, per lavoro, si trova a Manchester. Lui qui si destreggia nel pallone e suona in trio nei club d’Italia – suo batterista è l’ex assessore Gianluca Trivigno –, aprendo anche i concerti di Morgan, Finardi e Daniele Stefani. Artista indie pop, cantautore, sa mescolare sapientemente rapper e soul: insomma, ciò che oggi, commercialmente, va. In Coachella un piccolo omaggio a Monfalcone. Tutto ballabile. «Cercavamo un posto per girare il video che si affacciasse al mare – spiega – e così la scelta è caduta su questa città, che offre orizzonti sul mare, ma anche sulla campagna». Nella clip appaiono gli Alberoni, «dove mi sono esibito al One night festival». Il brano rientra nell’album Fast forward.
«Parla di andare avanti – racconta Lewis – e nella canzone immagino la realizzazione di un mio grande sogno: quello di trovarmi, tra cinque anni, al Festival Coachella». La ragazza nel video «quando indossa le cuffie inizia a sognare e così comincia il suo viaggio». Su lingue d’asfalto che sembrano il deserto e invece conducono agli Alberoni. «Poi la protagonista si sveglia, la cuffia si stacca, il sogno termina – conclude il cantante –, ma un secondo ragazzo arriva, riprende il mangianastri e un’altra fantasia vive».
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