Monito dall’Ara pacis: mai più bombe atomiche

MEDEA. Un minuto di raccoglimento, chiesto alle 8.15 in punto, esattamente a 68 anni di distanza dallo sgancio della bomba atomica su Hiroshima, ha rappresentato il momento saliente, davanti all'urna delL’Ara Pacis sul colle di Medea, della manifestazione "Pace in Bici". Si tratta di una pedalata solidale per un mondo libero da armi nucleari, che ogni anno l'associazione "Beati i costruttori di pace" organizza dal 6 al 9 agosto, i giorni di Hiroshima e Nagasaki, insieme agli Amici della bicicletta e con il coordinamento del Crelp del FVG. Il tutto per sensibilizzare le popolazioni e rafforzare i contatti con associazioni ed enti locali interessati ad impegnarsi per il disarmo, coinvolgendo gli amministratori delle Comunità locali e promuovendo l'adesione alla più grande associazione mondiale di “Sindaci per la pace” (Mayors for Peace), coordinata dal Sindaco di Hiroshima. Quest'anno, per la sua quinta edizione, la pedalata è partita da Cormons e ha raggiunto l'Ara Pacis, dove ieri mattina a salutare i ciclisti si sono raccolti una decina di sindaci e altri amministratori dell’Isontino e la Provincia, rappresentata dall'assessore Federico Portelli, mentre era pure presente il consigliere regionale Ilaria Dal Zovo, così come i rappresentanti di varie associazioni e altra gente comune. A prendere per primo la parola è stato il sindaco di Medea, Alberto Bergamin, che predendo spunto dai continui passaggi dei “Canader” diretti a Chiusaforte, si è chiesto quanti “Canader” si potrebbero acquistare al posto degli F 35, aggiungendo che siamo impreparati a vivere il quotidiano ma invece di pensare alla sicurezza del nostro territorio e della nostra gente ci preoccupiamo di acquistare gli F 35 per difendere i nostri confini cadendo in una grande contraddizione. Don Albino Bizzotto, presidente e fondatore dei “Beati i Costruttori di Pace”, dopo aver chiesto un minuto di silenzio, ha fatto presente che la manifestazione non ha soltanto fini commemorativi ma si prefigge di esortare la gente a spendersi per la pace. E' stata quindi la volta del musicista Alessandro Simonetto, che ha regalato un'emozione in più ai presenti proponendo un interludio per violino dal titolo "Ara Pacis Mundi Medea for peace", che rimarrà colonna sonora musicale dell’Ara Pacis. Andrea Bellavite, che ha letto il racconto di Sheida Heikha, sopravvissuta alla bomba su Hiroshima.. Al termine il gruppo di pedalatori è partito alla volta di Pordenone.
Edo Calligaris
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