Monte Carlo Yachts brilla a Genova per contatti e affari

Il fatturato dell’industria nautica a livello italiano è in calo tra il 15 e il 25% (si attesterà tra i 2,5 e i 2,8 miliardi contro i 3,4 del 2011), il mercato interno crolla, in compenso tiene l’export e al Salone nautico di Genova, quest’anno assolutamente sottotono, brilla ancor di più la stella di Beneteau, il numero uno del settore nel mondo, con Monte Carlo Yachts che ha acceso i riflettori su Monfalcone scelta come quartier generale per la costruzione di yacht da oltre 20 metri. Sono queste le imbarcazioni, destinate ai nuovi ricchi, soprattutto esteri, che stanno dando l’unico respiro al settore nautico travagliato dalla crisi. E Monte carlo Yachts con i suoi “nuovi prodotti” sta aggredendo il mercato come una “macchina da guierra” riscuotendo successi e ordini.
E da Genova, dove la Beneteau e Montecarlo yacht hanno allestito il padiglione più lussuoso e più gettonato di tutto il salone, la stessa presidente di Montecarlo Yachts e vice presidente Beneteau, Carla Demaria riconferma la scelta di Monfalcone. In termini di investimento si tratta di circa 40 milioni entro il 2015 per una struttura di oltre 130 mila metri quadrati di cui circa il 50% coperti (nell’area del Lisert) che è già operativa e che vedrà aumentare l’occupazione da 180 a 250 unità.
«Qui al salone siamo sulla bocca di tutti, stampa, clienti colleghi del settore - commenta visibilmente soddisfatta Carla Demaria - e per noi è molto importante in un momento di crisi come questo. Il salone quest’anno è visibilmente sottotono, ci sono meno espositori, sono calati i clienti italiani, ma per fortuna sono aumentati quelli stranieri. Parlando con gli altri colleghi è evidente che il contesto è difficile, ma ora le imbarcazioni più grandi funzionano meglio e noi della Monte Carlo Yachts funzioniamo ancora di più».
Il gruppo Beneteau che ha un fatturato di quasi un miliardo e con oltre 6 mila dipendenti ha scelto di investire in Italia a Monfalcone e ha pagato in pieno vista la scelta anche di passare dalla realizzazione una singola barca nel 2010 alle 11 attuali che hanno portato a un fatturato di 23 milioni.
«Noi teniamo duro, abbiamo difeso la bandiera italiana - aggiunge agguerrita la Demaria - e per quanto riguarda Monfalcone il gruppo non solo continua a credere nella scelta strategica del sito, ma anche negli investimenti che vengono confermati. Abbiamo presentato prodotti nuovi, il mercato sta rispondendo, la Monte Carlo Yachts ha dei vantaggi che altri, in questo momento, non hanno». C’è la fila in questi giorni allo stand del gruppo Beneteau che occupa un’intera banchina per le sue imbarcazioni (bisogna fare lunghe attese per salire a bordo) ed è stato giudicato dagli operatori il più grande e il più bello. E a brillare c’è la novità di quest’anno, il Monte Carlo 70, lo yacht di 21 metri firmato da Nuovolari&Lenard dal disegno classico e al tempo stesso moderno. Una barca di lusso che, nel suo settore, presenta vari aspetti concorrenziali anche di prezzo (questo grazie alla ricerca tecnologica del gruppo che ha brevettato un innovativo sistema di produzione che permette di lavortare gli interni della barca separatamente e poi calarli nello scafo) che hanno permesso di ottenere da subito risultati: nuove ordinazioni e previsioni di crescita del fatturato che dai 23 milioni dovrebbe salire sino ai 40 del 2013.
La strategia del 2012 per la Monte Carlo da Monfanlcone sarà quella del focus sui mercati emergenti (dai paesi arabi al Brasile sino alla Cina) senza dimenticare la dimensione globale del mercato che deve essere setacciato a 360 gradi. Un lavoro che il gruppo Beneteau, grazie alla sua consolidata rete di vendita e di assistenza in tutto il mondo, sa fare benissimo.
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