Moretti: «Bini smetta di prendere a schiaffi i cittadini gradesi»
GRADO
«L’appalto per le terme si può già fare, ma Bini continua a prendere a schiaffi la città di Grado. Abbia almeno rispetto dei gradesi e del territorio».
Interviene il consigliere regionale Diego Moretti a sostenere le tesi della maggioranza comunale criticando aspramente il comportamento dell’assessore regionale al turismo, Emidio Bini. Secondo l’esponente dem, le categorie economiche giustamente reclamano l’avvio dei lavori del nuovo Polo termale e non capiscono quello che sta succedendo e addirittura c’è chi (Confcommercio) si offre come mediatore, ma l’assessore Bini, anziché continuare «con un atteggiamento sempre più arrogante e sprezzante nei confronti di un’amministrazione comunale – a lui piaccia o meno - eletta da cittadini, non fa partire la gara».
«Lo può fare – dice Moretti -, perché le carte sono a posto, ma eviti di minacciare o prendere in giro i gradesi. La bozza di intesa che Bini ha fatto conoscere attraverso il suo riferimento politico Delbello (una cosa che dal punto di vista dei rapporti istituzionali dovrebbe fare vergognare Bini) non solo non è accettabile e offensiva, ma umilia il ruolo del Comune e prefigura la scomparsa della Git, la società d’area di proprietà per più del 90% da parte di Promoturismo (e quindi della Regione)». Inoltre secondo Moretti l’approvazione della mozione durante l’ultimo consiglio comunale (con l’astensione di Roberto Marin) «conferma che anche nel centro-destra c’è chi non disposto a piegare la testa di fronte alle ritorsioni minacciate da un assessore regionale».
Ricorda ulteriormente Moretti che a Bini è stato chiesto due mesi fa di venire in Commissione in Regione e non si è fatto ancora vedere a riferire e spiegare il perché di un atteggiamento incomprensibile. «Abbia rispetto almeno dei gradesi e del territorio, che aspettano da anni un intervento unanimemente riconosciuto necessario per lo sviluppo del turismo: diversamente, abbia almeno la dignità di revocare il finanziamento e così sarà chiaro il disegno». —
AN.BO.
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