Morta a 76 anni Elodia Visintin volto storico del commercio

La Monfalcone delle vetrine storiche, dei negozi di vicinato dove oltre all’acquisto trovi un consiglio, garbo e sconfinata disponibilità, piange l’improvvisa perdita di Elodia Visintin. Aveva 76 anni. Era nel commercio dal 1977, con l’attività di famiglia: un centralissimo negozio di elettrodomestici a suo nome intitolato, prima attivo in corso del Popolo e poi, in epoca più recente, trasferito in viale San Marco e gestito dal figlio Guido, il titolare. Ma i primi passi nel terziario, con il compianto (e altrettanto stimato) marito Mario Calligaris, pure lui mancato quattro anni or sono, li aveva mossi alla Necchi, a partire dal 1965. E in tutti questi anni si era fatta apprezzare per la professionalità, il rigore contabile e la passione che metteva nel suo lavoro.
Fin quasi a fine novembre la si era vista in negozio. Poi il 25, un mercoledì mattina, giorno di mercato, l’imprevedibile. La donna era rimasta vittima di un banale infortunio. Era caduta in casa, inciampando con la pantofola sul tappeto della camera da letto. Si era fatta male a una spalla, era finita al Pronto soccorso e le lastre avevano sentenziato la frattura dell’omero destro, come riferiscono i familiari, ora stretti nel lutto. Elodia Visintin aveva indossato il tutore e, aiutata da una sorella, si era presa qualche giorno di riposo a casa, per rimettersi in salute. Invece, la notte tra il 5 e il 6 dicembre, nell’abitazione era piombata l’ambulanza per un improvviso malore che aveva colto la donna, subito portata all’ospedale San Polo. Il successivo rientro tra le mura domestiche era durato poco: la stessa domenica le sue condizioni erano peggiorate al punto da richiedere un trasferimento in Rianimazione. Circa 24 ore dopo, lunedì, la storica commerciante monfalconese, nata nel 1944 a Ruda, è spirata. Lascia il figlio Guido e la nuora Barbara, i nipoti Giacomo, Giorgia e Gaia, le sorelle Marisa e Luisa. La famiglia, sensibile al tema delle donazioni, ha acconsentito al trapianto delle cornee. Non sono stati, invece, ancora organizzati i funerali perché la salma sarà sottoposta ad autopsia, come riferito dal figlio.
In città la notizia si è sparsa destando ampio cordoglio, soprattutto, ma non solo (la donna frequentava anche i corsi di tedesco e ginnastica all’Università della Terza età e la parrocchia del duomo), nel mondo del commercio. Grande lavoratrice, discreta e gentile, Elodia Visintin in Calligaris ha visto passare nel negozio di famiglia generazioni di monfalconesi, spesso alle prese con un elettrodomestico in tilt da sostituire o una lampadina da rimpiazzare. Tutti la ricordano con affetto.
Affranto il figlio Guido, che serba il ricordo intimo di una mamma premurosa e gentile, di una nonna attenta, di una formidabile cuoca, imbattibile nell’impiattare polpette e ragù. Una donna che gestiva il negozio del viale con lo stesso amore con cui si cura un figlio. —
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