Morto a 60 anni il medico Piero Geromet

Apparteneva a una nota famiglia monfalconese. L’impegno scientifico e umano nella professione

Si è spento ieri nel suo letto, arrendendosi a una malattia che lo aveva colpito in forma violenta due anni fa alla quale si era opposto con tutte le sue forze: se n’è andato a 60 anni il medico dentista Piero Geromet, uno dei sanitari più attivi e stimati in città soprattutto per le doti umane che sapeva coniugare perfettamente con quelle professionali.

Pur aggredito dalla malattia, non si era mai rassegnato. Tutt’altro, aveva moltiplicato il suo impegno nel lavoro, vivendo con un’intensità e una forza derivate dalle sue doti morali e dalla profonda conoscenza degli strumenti psicologici necessari per un perfetto autocontrollo che sapeva mettere a disposizione anche dei suoi pazienti, improntata a sensibilità, umanità e volontà di evitare a tutti la sofferenza, sia fisica che morale.

Un medico dotato di grande forza d’animo, quella che gli ha consentito di vivere intensamente anche gli ultimi anni senza lasciare trasparire nè angoscia nè rassegnazione per la malattia.

Piero Geromet apparteneva a una numerosa e nota famiglia monfalconese che si era trasferita da Trieste a Monfalcone sull’onda del Cantiere. Il padre Mario, artigiano, la madre Valburga, a lungo insegnante alla scuola “Toti”.

Si era laureato in medicina e chirurgia all’Università di Trieste e aveva subito dopo aperto uno studio dentistico in viale San Marco, specializzandosi in odontoiatria e ortodonzia. Si divideva nella sua professione tra Monfalcone e Tarvisio dove era direttore sanitario di uno studio medico.

Perseguiva un forte impegno scientifico: collaborava con primari autorevoli, aveva contribuito a ideare, e applicava, un proprio sistema di diagnosi informatica. Curava la sua professione appoggiandosi a logopedisti e ortopedici, voleva garantire ai suoi pazienti tutto l’aiuto psicologico di cui potessero avere bisogno. La notizia della morte di Piero Geromet si è diffusa ieri rapidamente in città e tra i pazienti e gli amici dell’adolescenza - tantissimi, tra cui lo skipper Mauro Pellaschier e lo psicologo Fulvio Quizza - con cui il medico aveva mantenuto saldi rapporti di amicizia a dispetto della lontananza.

Amicizie forti, nate nell’ambiente della Svoc e del windsurf, di cui era stato uno dei “pionieri”, che davano luogo a occasionali rimpatriate alle quali non si sottraeva mai.

Piero Geromet lascia la moglie, Lorena, la sorella Luisa e le due figlie Stefania e Valentina. La data dei funerali sarà fissata oggi.(f.m.)

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