Morto il 20enne precipitato in un canalone sullo Zoncolan

Non ce l'ha fatta Elia Ghisellini, il 20enne triestino che ieri sera è precipitato in un canalone sullo Zoncolan mentre rientrava da una festa alla baita Goles: il giovane è morto nella notte all'ospedale di Tolmezzo, dove era stato trasportato in condizioni disperate dopo una difficile operazione di recupero da parte del Soccorso alpino.
Il 20enne aveva partecipato assieme a un amico a una festa intitolata "Mojito ti amo. Live Alta Tenisone" in una baita sul monte Zoncolan: un pomeriggio di divertimento tra musica, drink e dj set. Arrivata l'ora del rientro, poco dopo le 17, il giovane si è incamminato lungo la pista 1 con l’intenzione di raggiungere a piedi Ravascletto. Ad accompagnarlo c’è sempre l’amico. Dopo aver percorso parte della pista, ancora innevata, i due ragazzi decidono di introdursi nel bosco. Ad un tratto, non sentendosi sicuro, l’amico desiste e torna indietro mentre Elia prosegue. Tentando la sorte.

Gli va malissimo: il ventenne precipita per circa duecento metri in fondo ad un canalone. A dare l’allarme, con il cellulare, è proprio l’amico. Il “118”, appena riceve la telefonata, chiama il personale di servizio sulle piste, la Guardia forestale e la Polizia di stato, ancora operativi nel polo sciistico carnico. La Polizia contatta a sua volta l’amico e, dopo aver capito l’accaduto, gli chiede di ritornare sui suoi passi e fermarsi nel punto in cui aveva abbandonato assieme ad Elia la Pista 1. Scendendo sulla pista da sci battuta ben presto i soccorritori trovano l’amico di Elia e, con lui, si addentrano nel bosco per un centinaio di metri finché arrivano sull’orlo del precipizio: sul fondo, esanime, il ventenne triestino.
I soccorritori capiscono subito che le sue condizioni sono molto serie. Alle operazioni si uniscono le squadre del Cnsas della Guardia di finanza di Tolmezzo e i volontari di Forni Avoltri, i vigili del fuoco della città carnica nonché il personale di servizio di Promotur che interviene con gatti da neve e motoslitte. Proprio con uno di questi mezzi, ormai a tarda sera, il ragazzo ferito viene raggiunto in fondo al canalone. Elia non è cosciente quando i sanitari, scesi con delle corde, raggiungono il fondo del canalone. Immediatamente inizia la lotta per salvargli la vita. Poco prima delle 23 le sue condizioni, unite alle caratteristiche del dirupo, non sono ancora tali da poterne permettere il recupero e il trasporto in ospedale. Alla fine il giovane viene finalmente trasportato all'ospedale di Tolmezzo dove morirà nel corso della notte.
Riproduzione riservata © Il Piccolo








