Morto il pittore Lorenzo Furlani

Un’intera vita dedicata all’attività artistica e all’insegnamento

RONCHI DEI LEGIONARI. Non c’è ronchese, a casa, che non abbia un ritratto firmato da lui. Nei giorni scorsi è scomparso andato Lorenzo Furlani, insegnante e pittore di fama. Nato nel 1922 da una storica famiglia di Ronchi dei Legionari - suo padre, Francesco, partecipò alla vita sociale e politica negli anni Cinquanta rivestendo anche la carica di sindaco - Lorenzo, diplomato all’istituto tecnico “Alessandro Volta” di Trieste, dimostrò sin da ragazzo il suo istinto verso il disegno e la pittura che gli consentì di essere allievo dei pittori Sambo, Cappelletti e Falzari.

Trasmise questa sua passione per l’arte all’insegnamento in diverse scuole medie della regione e, sino a qualche anno fa, anche all’Università della terza età. Il carattere allegro, gioviale e spontaneo caratterizzò il suo metodo di insegnamento, coinvolgendo gli allievi in uscite all’aperto per cogliere al meglio la natura.

Oltre all’insegnamento, la vita di Lorenzo Furlani è stata caratterizzata dall’intensa attività artistica che lo ha visto protagonista della pittura non solo a livello locale, ma anche in mostre personali e collettive in tutta Italia, in Europa e in Sud America. Il ritratto è sempre stato il mezzo per manifestare la sua gioia di vivere a contatto di gente di ogni tipo e di ogni età. Con mano capace, sapiente e veloce, con pochi segni e pennellate, sapeva coglierne l’aspetto fisico e l’animo.

La stessa intensità artistica traspare anche nelle sue opere paesaggistiche, luminose e solari, rivelatrici del profondo amore per il territorio, con il suo Carso e la laguna. Il motivo dell’acqua, della montagna e della natura ritorna spesso nelle sue opere, frutto anche di periodiche permanenze sul Garda e nella cittadina austriaca di Millstatt. Con la sua lunga e fertile attività, punto di riferimento per generazioni di pittori, Lorenzo Furlani ha creato profondi legami con coloro che lo hanno conosciuto.

(lu.pe.)

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