Mossa, scompare un pezzo di storia: addio al ristoratore Giovanni Blanch

Gestiva la centenaria trattoria di via Blanchis. Aveva 74 anni, era il cultore del territorio 
Il sorriso del ristoratore Giovanni Blanch, una istituzione a Mossa
Il sorriso del ristoratore Giovanni Blanch, una istituzione a Mossa

MOSSA. Non era Giovanni Blanch un ristoratore come tanti.

Aveva finito per essere una vera e propria istituzione: a Mossa, dov’era nato e dove ha sede la storica trattoria che porta il suo cognome (in via Blanchis), ma non solo. Il cordoglio per la sua scomparsa non si è quindi fatto attendere.

Giovanni Blanch aveva 74 anni. Ne avrebbe compiuti 75 in agosto, ma è mancato all’ospedale di Gorizia, dopo un ricovero di poche ore. Il periodo della malattia, cominciato agli inizi del 2020, l’aveva vissuto nella sua abitazione, costantemente seguito dai familiari.

Proprio nel febbraio del 2020 era riuscito a partecipare alla tradizionale “Fieste dal Gjal” che, il primo sabato di quel mese, viene tradizionalmente organizzata nel suo locale, portato avanti anche dalla moglie e dai due figli. Poi, è cominciato il suo calvario, nonostante un’estate in condizioni discrete.

Non aver più potuto accogliere, servire la sua fedelissima clientela, che andava ben oltre i confini di Mossa, deve essere stata per lui la sofferenza più grande.

Nel ’75 si era sposato e con la moglie aveva deciso di proseguire l’attività di famiglia, dopo aver lavorato, quale impiegato, alla Zanussi di Pordenone.

Ma la sua vita si lega indissolubilmente alla trattoria “Blanch”, aperta da oltre un secolo e da lui gestita con rigore, serietà, attenzione ai dettagli. Per il resto, a lungo è stato socio del Club Alpino Italiano (Cai): amava intensamente camminare in montagna, fino a quando la salute gliel’ha permesso. Ma nel suo caso si può davvero parlare di una vita spesa per il lavoro.

«Giovanni Blanch era un uomo fortemente legato alla nostra comunità, sempre caratterizzato da enormi doti di generosità e disponibilità verso tutti – lo ricorda Emanuela Russian, sindaco di Mossa, che tiene a esprimere le condoglianze della sua amministrazione ai parenti –.

Con il suo lavoro, svolto con passione e dedizione assieme alla sua famiglia, ha sempre rappresentato un punto di riferimento nel mondo della ristorazione, ricevendo nel 2010 anche il “Premio fedeltà al lavoro” promosso dalla Camera di commercio.

Strenuo cultore e promotore delle più antiche tradizioni del territorio, ha saputo mantenere e valorizzare la storica e centenaria attività imprenditoriale di famiglia, facendola diventare un luogo di eccellenza per tutti coloro che apprezzano e ricercano i luoghi, i sapori e l’ospitalità genuina delle nostre terre».

Giovanni lascia nel dolore la moglie Valentina, i figli Raffaele e Anna, la sorella Mery e il nipote Alberto, oltre a tutti i familiari e gli amici. Il funerale si terrà mercoledì 17 febbraio, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, a Mossa. Quindi, il corpo di Giovanni Blanch sarà cremato.
 

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