Mostre e sale-musei In gara otto società

Otto è un numero ad alta intensità mistica, esoterica, simbolica. Sarà forse per queste ragioni che sono 8 le candidature pronte a disputarsi i 5,4 milioni(Iva compresa) del bando triennale per il servizio di sorveglianza, biglietteria, bookshop, assistenza al pubblico nei musei e nelle sale espositive comunali.
Tale è il responso emerso ieri mattina dalle urne municipali, dopo che alle 10 Riccardo Vatta, “sacerdote” del rito amministrativo, ha aperto le offerte. In considerazione della robustezza dell’appalto triennale e della possibilità di un’opzione dall’analoga durata, si pensava a una partecipazione più abbondante, ma evidentemente l’incertezza da Covid, che molto condiziona apertura e fruibilità dei siti culturali, ha un po’ frenato gli entusiasmi.
La “share” geoeconomica delle otto contendenti ci dà due giulian-friulane, 2 romane, 1 bolognese, tre venete. Dal punto di vista della forma societaria, abbiamo tre “spa”, 4 cooperative, un consorzio. Le regionali sono l’udinese “Euro&Promos” spa e la coop triestina “La Collina”; dalla capitale si sono fatte vive “Gruppo servizi associati” spa e il consorzio “Primo nomine”; il mittente bolognese è la cooperativa “Le Macchine celibi”; il vicino Veneto gareggia con la “Società cooperativa culture” di Mestre, con le veronesi “La Fortezza” spa e la coop “Verona 83”. Tornano nella mischia le due gerenti in uscita, che sono “Euro&Promos” e “La Fortezza”.
Ma stavolta c’è un’importante novità: la gara non prevede più lotti, come la volta scorsa, ma una sola soluzione operativa. “La Fortezza” aveva impiegato 29 addetti, “Euro&Promos” 18, per un totale di 47 unità esterne a supporto della struttura comunale. Il direttore dei Civici musei, Laura Carlini Fanfogna, ha preferito avvalersi - come ha scritto nella determina di prenotazione della spesa - di un unico interlocutore per una più flessibile conduzione del personale, per ottenere maggiori economie di spesa, per accrescere l’efficacia del controllo.
Adesso solita trafila con la nomina della commissione, che, compatibilmente con le prudenze pandemiche, cercherà di aggiudicare l’appalto entro un mese. Non c’è problema di copertura del servizio scaduto il 24 ottobre, un po’ perchè il direttore aveva provveduto a una proroga semestrale e un po’ perchè la temporanea chiusura degli istituti limita la preoccupazione organizzativa.
Il servizio funzionerà dal 2021 al 2023, comportando un costo annuo di circa 1,8 milioni. L’opzione per un ulteriore triennio deve essere comunicato non meno di 30 giorni dalla scadenza. Questa opportunità fa sì che l’ipotesi di rinnovo raddoppi a quasi 11 milioni il valore complessivo dell’operazione.
Le attività da presidiare sono numerose, perchè si tratta di 19 musei e di 7 sale espositive. La determina di prenotazione allegava una scheda relativa a ognuno di essi, sparsi dal centro alla periferia urbana. Due monumenti nazionali come la Foiba di Basovizza e la Risiera; due ottenuti (Storia naturale e de Enriquez) dalla riqualificazione dell’ex caserma Duca delle Puglie; l’Orto botanico; il compendio di Porto vecchio; la serra di Villa Revoltella. Per non parlare del castello di San Giusto, del Revoltella, del Sartorio, del Winckelmann ... —
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