Muggia capitale del cicloturismo Presenze su del 12% ma è mordi-e-fuggi

La cittadina rivierasca meta “slow” gradita da viaggiatori provenienti da tutto il mondo 

il fenomeno

È ancora boom per il cicloturismo a Muggia. I numeri di stima dei flussi del turismo in bicicletta sul territorio rivierasco nel 2019, forniti da Fabrizio Masi, fondatore di Viaggiare Slow, sono inequivocabili: rispetto al 2018 i cicloturisti sono aumentati del 12%. I dati sono stati raccolti rilevando fonti multiple: soggiorni registrati da PromoTurismo Fvg, tour operator italiani e stranieri, accessi all’Info-bike point di piazza Caliterna e i contatti ricevuti attraverso i canali Facebook e web www.viaggiareslow.it, www.viaggiarefree.it e www.parenzana.it. I numeri dei tour operator - tra i quali FunActive, GiroLibero, Jonas, Helia, Die Landpartie, e altre agenzie - sommati a escursionisti autonomi e gruppi nazionali e internazionali portano le cifre totali dei turisti in bici ad attestarsi (probabilmente per difetto) tra i 16.800 e i 17 mila all’anno, con un aumento complessivo tra il 12 e il 13% rispetto ai valori del 2018.

Piuttosto chiare le direzioni: il 65% si muove in direzione Parenzana, il 30% lungo la costa in direzione Capodistria, il restante 5% seguendo altri itinerari. Altro dato interessante riguarda la crescita delle agenzie: ad oggi più di 15 tour operator nazionali e internazionali propongono nel loro catalogo viaggi con transito (alcuni con pernottamento) nel comune di Muggia. Un numero in aumento rispetto agli 11 del 2018.

Ma da dove arrivano i cicloturisti? Il 35% dall’Italia, così ripartiti: 40% Triveneto, 15% Lombardia, 15% Emilia Romagna e il restante 30% da altre regioni italiane tra le quali spiccano Lazio, Piemonte, Toscana ed Umbria. Una grandissima fetta è data poi dai paesi germanofoni con l’Austria al 25% e la Germania al 15%. Seguono i paesi slavofoni al 15% con particolare riguardo per Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia ma anche Russia. Seguono poi vari paesi sparsi tra i quali anche Australia, Usa e Canada. Rispetto al 2018 il flusso di turisti stranieri è cresciuto circa dell’8%.

I mesi con i maggiori afflussi? Settembre, agosto, luglio, ottobre e giugno. L’unico dato negativo riguarda, come già accaduto negli anni scorsi, la percentuale di coloro che soggiornano più giorni sul territorio. Seppur in leggero aumento, a fermarsi a Muggia almeno una notte è solo il 20-25% dei cicloturisti, che poi si sposta verso l’Istria. La cittadina rimane, almeno per ora, punto di passaggio e non di sosta. —

R.T.

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