Muggia, il Carnevale è salvo Il tendone nel piazzale si fa

di Riccardo Tosques
MUGGIA
Le difficoltà di liquidità legate alla crisi finanziaria? Oppure una proposta economica ormai non più competitiva che necessita un rinnovamento? Comunque la si voglia vedere il bando comunale per l'assegnazione del tendone di Carnevale nel piazzale ex Alto Adriatico, a differenza delle previsioni, non è andato deserto. Una sola la proposta ricevuta dal Municipio. E dal Comune non nascondono la soddisfazione: «È un successo». Aggiudicazione dunque quasi scontata per la Flash srl, l'azienda muggesana di Vincenzo Rovinelli specializzata nell'organizzazione di eventi e nell'allestimento di stand modulari e tensostrutture. L'impresa, a meno di improbabili vizi di forma, curerà il teatro-tenda del 59mo Carnevale di Muggia in programma dal 16 al 22 febbraio. Rispetto al 2011 dunque il bando proposto dall'amministrazione Nesladek non ha fatto un buco nell'acqua.
Rimangono comunque alcune perplessità. Possibile che una manifestazione così radicata e seguita da giovani e meno giovani debba fare così fatica per trovare un soggetto privato in grado di investire in quella che di fatto, dopo il centro storico, è il luogo più gettonato dal popolo del Carnevale muggesano? Conti alla mano bisogna capire se in effetti – crisi economica a parte – convenga o meno investire sul tendone. Le spese previste secondo la stima effettuata dalla Pro Loco di Muggia, che contesta la vetustà del bando, sono tali per cui un privato che intenda investire sul piazzale ex Alto Adriatico durante il Carnevale dev'essere pronto a versare circa 12 mila euro. Queste le spese previste: quasi 2mila 877 euro per il nolo del 50% del piazzale, almeno 5mila euro per la tensostruttura (in questo caso però la Flash “gioca in casa”), 1.000 per i servizi igienici, 4mila per la sicurezza e vigilanza, mille per Siae e autorizzazioni varie, 700 per l'allacciamento Enel e 1.000 per il noleggio service audio. Cifre da cui sono esclusi gli oneri del personale ed eventuali spettacoli d'intrattenimento musicale. Il modo per rientrare da queste spese si basa è sostanzialmente sugli incassi dati dalla somministrazione e/o vendita al minuto.
Confermati poi i parametri del tendone. Nell’area del piazzale ex Alto Adriatico dovrà essere montata una tensostruttura delle dimensioni minime di 600 metri quadrati (15x40 mt.) e massimi di 1000 mq (20x50 mt.) o equivalenti per superficie complessiva. Sarà obbligo dello sponsor vincitore organizzare un adeguato e qualificato servizio di controllo e vigilanza al fine di garantire sempre il rispetto del non superamento del numero massimo di persone consentito che in ogni caso non potrà superare complessivamente le 1.000 unità. All’interno potranno essere previsti sino a 8 spazi di somministrazione e/o vendita al minuto da assegnare a società o ditte con una superficie massima complessiva di 160 metri quadri o singolarmente di 20 metri quadrati. In alternativa gli spazi per la somministrazione potranno essere collocati all’esterno. Ancora da valutare infine l’orario di apertura e di chiusura nelle giornate di autorizzazione che dovranno essere decise con ordinanza del sindaco Nerio Nesladek.
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