Multe raddoppiate per sosta vietata alle fermate dei bus e sui marciapiedi

Nel 2019 sono state 385 le infrazioni e il trend è in salita Gli autisti Apt: «Sicurezza a rischio, servono più controlli»
Bumbaca Gorizia 11_02_2020 Macchina in sosta autobus © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11_02_2020 Macchina in sosta autobus © Foto Pierluigi Bumbaca



Auto lasciate in sosta vietata alle fermate dell’autobus. Come se nulla fosse. Con l’autista Apt di turno costretto a fermarsi al centro della carreggiata per far salire (o scendere) i poveri passeggeri. Con tutto ciò che ne consegue: rallentamenti al traffico, inquinamento che sale ma soprattutto scarsa sicurezza per i viaggiatori.

I goriziani, purtroppo, stanno diventando esperti nel parcheggio selvaggio. Nonostante gli appelli del Comune e della Polizia locale a perdere queste brutte abitudini, sono in molti a lasciare la propria auto in divieto di sosta sulle fermate dei bus, negli stalli riservati ai portatori di handicap, sui marciapiedi, lungo i controviali e nelle zone pedonali. Nemmeno gli stalli riservati ai motociclisti vengono risparmiati: nonostante la segnaletica orizzontale e verticale siano chiarissime, c’è sempre qualcuno che lascia lì la propria vettura.

A confermarlo i numeri forniti dai vigili urbani di Gorizia. «Nel 2018 sono state elevate 69 multe per sosta vietata alle fermate degli autobus urbani. L’anno successivo, sono quasi raddoppiate, raggiungendo quota 122», rammenta il comandante della Polizia locale, Marco Muzzatti. Stesso trend per i parcheggi selvaggi sui marciapiedi: nel 2019, i vigili urbani hanno preso in castagna 263 automobilisti contro 157 dell’anno prima, a significare che non c’è rispetto per i pedoni. I quali, molte volte, devono camminare sulla strada per schivare l’auto in sosta. Complessivamente, fanno 385 sanzioni. Tante, troppe.

A farsi portavoce dei disagi che, quotidianamente, devono affrontare gli autisti dell’Azienda provinciale trasporti è Franco Zotti, consigliere comunale e dipendente Apt. Sta portando avanti una piccola battaglia contro coloro che non si curano delle fermate degli autobus e parcheggiano, sopra, l’auto. «È un problema reale e, francamente, i numeri forniti dalla Polizia locale non mi sorprendono perché, quotidianamente, ci sono casi di autovetture lasciate dove non dovrebbero essere parcheggiate. L’utenza degli autobus è, soprattutto, anziana, molte volte si muove con l’ausilio di bastoni. Gli ultimi autobus sono cambiati rispetto al passato perché non hanno più gli scalini. Ci sono le rampe che, addossate al marciapiedi, non creano alcun dislivello ma se siamo costretti a fermarci in strada allora sì che si crea uno scalino, che è una barriera architettonica autentica per chi, con la carrozzina, deve salire o scendere».

Molte volte è capitato che Zotti facesse notare agli automobilisti di turno l’infrazione. «La maggior parte delle volte se ne vanno, qualcuno scusandosi. Ma mi hanno mandato anche a quel paese e sono stato costretto a chiamare i carabinieri perché la maleducazione è imperante». Zotti evidenzia come, purtroppo, molti suoi colleghi «nemmeno combattono più. Ma il regolamento dice che se la fermata è occupata, io devo fermarmi a quella successiva. E questo crea un disservizio all’utente dell’autobus. È necessario intensificare i controlli, ma mi rendo perfettamente conto che i vigili urbani sono in pochi e fanno quello che possono».

E poi, un altro appunto. «Sarebbe opportuno che venisse rifatta anche la segnaletica alle fermate del bus. In alcuni casi, nemmeno si vedono più le strisce gialle. E l’automobilista può sempre dire di non essersi accorto di essere in fallo». —



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