Musica, teatro e flash mob trasformano Porto vecchio

TRIESTE La forza dell’arte, i colori dell’associazionismo e il desiderio di creare spazi e stimoli in chiave giovanile. Benvenuti in Porto vecchio, zona Centrale Idrodinamica, teatro ieri pomeriggio di “Porto il Pag al Porto”, manifestazione a cura del Progetto Area Giovani del Comune di Trieste inclusa nel cartellone di Trieste Estate Giovani, l’edizione numero uno, anzi, una sorta di puntata pilota di un percorso che punta a lasciare tracce e fondamenta che possano andare al di là di un semplice evento di pre - Ferragosto.
Causa il caldo africano la festa è entrata nel vivo nel tardo pomeriggio, animata da dozzine di sigle impegnate in campo sociale, artistico e ricreativo. Quasi un raduno di forze fresche dell'associazionismo locale, scese in campo per provare a riverniciare, per una notte almeno, la zona attualmente più gettonata del Porto vecchio, quella della Centrale Idrodinamica. Le idee non sono mancate. Tra gli ingredienti la leggerezza dei “Truccabimbi”, gli slogan degli scouts targati Cngei ma soprattutto musica, simboli, teatro e partecipazione.
Capita così di vedere il palco animato da concerti o di vedere all'opera la compagnia Atto Quinto, di scena ieri con “Versi da Gatti”, uno dei “cavalli di battaglia” del teatro per bambini curato nella regia da Raffaele Sincovich, oppure le altre performance firmate dal Cut di Trieste guidato da Marco Palazzoni e dalla compagnia “gemella” del Teatro degli Sterpi diretta da Valentina Milan. Già, il teatro.
Prosa, costumi, simboli e messaggi sono saliti alla ribalta ieri, soprattutto nel momento ritenuto cardine della manifestazione, quello tradotto nel Flash Mob orchestrato quando il caldo africano ha concesso una tregua. Il numero ha racchiuso buona parte della missione dichiarata di “Porto il PAG al Porto”, miscelando musica, pose, storia, sociale e narrazione, codificando così l'interpretazione delle statue umane portate in scena come un desiderio di rievocazione e condivisione.
Un tema avvalorato anche dalla partecipazione dei membri dell’Alt, gruppo dedito alla lotta alle tossicodipendenze, battaglia senza trincea che comporta anche l'arma speciale dell'arte, in tutte le sue forme: «La presenza dei giovani in Porto vecchio deve rappresentare una fiammella da poter incendiare - ha sintetizzato l'assessore comunale Giorgio Rossi -. Questa è la prima edizione ma ci sentiamo di guardare già lontano e di ideare per il prossimo anno qualcosa di ancor più significativo, un vero villaggio giovanile dove possano trovare posto varie forme di aggregazione. La valorizzazione del Porto vecchio deve passare anche da tali iniziative - ha aggiunto - affinchè la zona possa diventare a breve il vero Info - Point della città, corredato anche da servizi e trasporti».
L'evento di ieri ha segnato inoltre l'ultimo scalo cerimoniale del concorso Ri - Scritture Giovani Under 19, progetto a cura di Trieste Bookfest e dello stesso PAG. Qui ci sono vincitori, avviati a concretizzare a breve la stesura dei loro lavori, come Marko Zivanovic, arrivato primo nella categoria Musica, Ruben Rossi, sul podio nella classifica riservata al Teatro e Jacob Gruden a trionfare nel settore Cinema. —
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