Nasce all’unanimità “Ance Pordenone Trieste”

Una sessantina di costruttori delle due province vara il connubio. Riccesi sarà il primo presidente
Lasorte Trieste 17/11/10 - Stadio Grezar, Sopralluogo, Lippi, Riccesi
Lasorte Trieste 17/11/10 - Stadio Grezar, Sopralluogo, Lippi, Riccesi

E’ il primo connubio interprovinciale sorto all’interno dell’Ance nazionale, l’organizzazione che raccoglie le aziende dell’edilizia e delle costruzioni: ieri pomeriggio a Monfalcone, davanti al notaio pordenonese Gaspare Gerardi, le assemblee di Ance Pordenone e di Ance Trieste hanno votato all’unanimità la proposta di fusione delle due associazioni.

Presenti - secondo il direttore di Ance Fvg Fabio Millevoi - i rappresentanti di oltre sessanta imprese triestine e pordenonesi, che hanno garantito il quorum costituente e deliberante. E’così nata “Ance Pordenone Trieste”, «in ordine alfabetico» precisa ancora Millevoi. Il prossimo appuntamento sarà il 6 giugno quando, alla presenza del presidente nazionale Gabriele Buia, avverrà l’elezione del consiglio direttivo, che sarà formato da 8 triestini e da 8 pordenonesi. Il direttivo provvederà all’elezione dei vertici: il primo presidente, per una durata biennale, sarà il triestino Donato Riccesi che poi cederà lo scranno al collega pordenonese Walter Lorenzon.

Una nota, diffusa dopo l’assemblea, parla di una soluzione organizzativa - elaborata in questi mesi dai rispettivi presidenti, Lorenzon e Riccesi - che consentirà, ovviamente, di realizzare economie di scala, favorirà la razionalizzazione dei servizi alle imprese, produrrà una più efficace politica di rappresentanza». «Ma soprattutto - prosegue il comunicato - continuerà la rivoluzione culturale, germogliata in Ance Fvg con la presidenza Pontarolo e perseguita oggi con forza e determinazione dal presidente Comar, per giungere, con l'auspicato ampliamento a Udine e a Gorizia, ad un assetto finale di un'unica associazione regionale con 4 presidi territoriali».

L'unificazione decisa da Trieste e Pordenone non riguarda territori limitrofi - aggiunge la nota - ma Riccesi e Lorenzon sottolineano che «risponde a esigenze nate dalla consapevolezza dell'importanza di "cambiare" il modo di essere e di fare rappresentanza, puntando su una crescita del confronto e dell'interazione e guardando con fiducia e apertura ai processi di innovazione in atto che stanno caratterizzando il mercato delle costruzioni». Come si diceva, il prossimo passaggio è fissato al 6 giugno con l'assemblea per l'elezione del consiglio direttivo: il luogo è ancora al vaglio degli organi Ance.

magr

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