Nasce la palestra di riabilitazione del polo Salus-Pineta del Carso

La Casa di cura “Pineta del Carso” di Aurisina dispone, da ieri, di una nuova e importante struttura: la palestra di riabilitazione. L’inaugurazione, culminata con l’intitolazione dell’area riabilitativa a Franca Visintin, storica direttrice della Casa di cura e figura apprezzata dall’intera comunità di Duino Aurisina, prematuramente scomparsa una decina di anni fa, ha rappresentato il momento finale di un radicale intervento di ristrutturazione. La palestra infatti, che si estende per circa 200 metri quadrati al terzo piano della palazzina C, che guarda sulla strada principale di Aurisina, sarà utilizzata per la riabilitazione neuromotoria dei pazienti ricoverati e di quelli ambulatoriali, facendo fronte al fabbisogno riabilitativo anche di quegli utenti che, dallo scorso mese di luglio, non possono più accedere alle terapie nella piscina Acquamarina, chiusa in seguito al crollo del tetto.
La realizzazione dei nuovi spazi si è resa possibile in seguito alla dismissione del laboratorio di analisi, affidato alla Salus nel 2016. La palestra, circondata da ampie finestre, con vista sulla pineta e sul Carso triestino da un lato e fino al mare dall’altro, è dotata di servizi e spogliatoi a esclusivo uso degli utenti, dispone di dieci lettini ad altezza variabile e di specifici ausili utili per facilitare la cura e il recupero dei pazienti. L’area ambulatoriale avrà inizialmente a disposizione 35 metri quadrati per le attività individuali e di gruppo. È anche prevista la realizzazione di nuovi box singoli, a disposizione dell’utenza ambulatoriale, con la prospettiva di aprirsi in futuro anche a percorsi di benessere fisico. A completamento del percorso riabilitativo, gli utenti esterni avranno accesso alla piscina terapeutica della struttura, anch’essa recentemente rinnovata negli impianti, con possibilità di eseguire sedute di idrochinesiterapia con fisioterapisti di provata esperienza. Il direttore sanitario della Casa di Cura Lucio Petronio, nel discorso che ha preceduto il taglio del nastro, al quale ha provveduto la presidente della Pineta del Carso Gianna Ercolessi Caracciolo, ha ricordato che «annualmente, sono qui ricoverate circa 1.700 persone e l’Unità di riabilitazione neuromotoria ne accoglie circa la metà. Per quest’anno – ha aggiunto – le prestazioni riabilitative dovrebbero raggiungere quota 40 mila. I nostri obiettivi – ha concluso – sono di dare soddisfazione ai bisogni di cura, mantenere in continuo aggiornamento la professionalità di chi opera qui e garantire qualità nell’accoglienza».
Nell’occasione, il presidente del Policlinico triestino Salus Guglielmo Danelon ha annunciato che da lunedì prossimo «la Pineta del Carso farà parte del Policlinico triestino. Saremo perciò un’unica società, in quanto la fusione fra le due strutture, che era già stata a suo tempo annunciata, sarà realtà. Nei nostri programmi – ha aggiunto – ci sono altre importanti ristrutturazioni di questa Casa di cura». L’architetto Francesca Caracciolo, che ha curato l’intervento, ha sottolineato che «è importante per chi viene a fare riabilitazione qui poter spaziare con lo sguardo su tutto il territorio circostante». L’inaugurazione si è conclusa con la benedizione del cappellano della Pineta del Carso don Mirko.—
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