Nasce tra le case Ater di Borgo Fonderia lo “sportello sociale”

Nasce finalmente il nuovo punto d’aggregazione dedicato ai residenti di Fonderia. È stata inaugurata ieri mattina, infatti, la sede del progetto Habitat Microarea del borgo. «Sarà un punto di accoglienza e di ascolto attivo - così l’assessore alle Politiche sociali Luca Gandini - e non solo per supportare le persone più fragili, ma anche per aiutare lo sviluppo della comunità».
La sede, situata all’interno dei condomini Ater di via dei Meccanici (al civico 43), sorge dunque al termine di un percorso avviato nel 2017, quando l’Ambito 1.3 del Servizio sociale (che comprende i comuni di Muggia e San Dorligo della Valle), in partenariato con Azienda sanitaria e Ater, aveva richiesto alla Cooperativa sociale La Collina, sulla base della positiva esperienza della Microarea di Zindis, di svolgere una ricerca “ad hoc” nei rioni di Fonderia e Aquilinia a Muggia e all’interno del territorio di San Dorligo della Valle. Da quel primo step era emerso che tra i tre territori considerati nella ricerca, il più simile a Zindis era appunto quello di Fonderia. I tratti principali in comune con Zindis? Lo sviluppo fuori dal centro del comune di Muggia, le piccole dimensioni, l’altissima percentuale di popolazione anziana (over 64) – che sfiora il 37% (mentre nel territorio complessivo di Muggia si assesta al 31%) – e l’importante presenza di edilizia Ater. La Microarea di Fonderia, attiva già dagli ultimi mesi del 2018 con il lavoro della stessa La Collina in stretta collaborazione con il Comune di Muggia, ente promotore del progetto, necessitava però di uno spazio ufficiale dove poter operare. Prima dell’inaugurazione vera e propria, grazie al progetto “E se diventi Farfalla” si sono svolte ieri mattina iniziative negli spazi esterni, per «reinventarli e rivitalizzarli». Gli scantinati sono così diventati sala espositiva della mostra diffusa “Canovaccio Sagomato” e palcoscenico del Teatro di immagini Kamishibai, con la partecipazione dei bambini della scuola dell’infanzia “Il Giardino dei Mestieri”. «È stato - la chiosa di Gandini - ed è un lungo percorso, che stiamo continuando a portare avanti con impegno e dedizione perché crediamo fermamente in questo progetto. La sede era molto attesa. Avanti così».—
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