Nascono a Monfalcone i nuovi designer del mare

di Stefano Bizzi
Forma, funzione, prestazione, bellezza. Impareranno a coniugare e fondere tra loro tutto questo gli otto iscritti al master in progettazione d’interni di navi e yacht “Cyid”. Il corso di alta formazione ha avuto ieri mattina il suo prologo all’Europalace Hotel con un seminario al quale hanno partecipato la designer manager Anna Lombardi, l’ingegnere navale Maurizio Cossutti, il giornalista Virginio Briatore, l’ex vice presidente esecutivo di Fincantieri Paolo Maschio, la dirigente di Fincantieri Monica Polidori e il direttore finanziario di Monte Carlo Yachts Attilio Bruzzese.
Ufficialmente il master promosso dalla facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Trieste in collaborazione con il Consorzio per lo sviluppo universitario di Gorizia si aprirà a febbraio e avrà un respiro ampio. Tra le altre attività, in maggio, i partecipanti si immergeranno in una sessione di 20 giorni dedicata all’utilizzo del software di derivazione aerospaziale Catia. Intanto ieri hanno potuto gettare uno sguardo a 360° sul mondo della cantieristica. Passando dalle navi da crociera agli scafi da regata, dall’esemplare unico realizzato in modo artigianale, a quello fatto in serie con le più moderne tecnologie, i ragazzi hanno potuto capire fin dal primo giorno che prima di tutto comandano il mercato e le disponibilità finanziarie degli armatori. Tutto il resto va messo in secondo piano.
«Il master esisteva già, ma lo abbiamo riscritto grazie alla spinta data da Fincantieri - dice Giovanni Fraziano, direttore del corso e preside di Architettura -. Non è più solo un momento accademico, ora è diventato un corso orientato nella direzione della produzione. Siamo riusciti a mettere insieme diversi partner: dal Distretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia, al Polo formativo per lo sviluppo dell’economia del mare, passando dalla stessa Fincantieri, da Monte Carlo Yachts, da Seaway Technologies e da Sim.Co.Vr. C’è poi anche la partecipazione del Comune di Monfalcone. Il riferimento comunque è il mondo del mare. Anche se è un momento difficile, non dobbiamo guardare agli incidenti. Dobbiamo guardare oltre».
L’obiettivo dichiarato è investire sui giovani. «Devono prendersi gli spazi che competono loro - sottolinea Fraziano -. Tutta l’organizzazione didattica è orientata al lavoro sul campo, ma anche a quello sperimentale. Il numero ridotto di partecipanti ci permette di entrare nelle aziende. Sono pochi ma buoni. Anche se il termine non mi piace, è un master d’elite. Visto che costa 6mila euro, abbiamo l’obbligo di dare a questi ragazzi delle risposte».
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