Nascono i disoccupati organizzati

Il gruppo si riunisce di mercoledì nella parrocchia di San Lorenzo a Ronchi
Bonaventura Monfalcone-23.03.2012 Sciopero-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-23.03.2012 Sciopero-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. La crisi colpisce ancora duro nel territorio del Monfalconese e forse ancora più quelli della Bassa friulana. Tanto che gli “ammortizzatori” classici sembrano non bastare più, come pure i corsi di formazione o riqualificazione, peraltro affollatissimi, come conferma il tutto esaurito dei percorsi a un euro all’ora attivati dalla sede Enfap di Monfalcone (quelli di saldatura sono andati “bruciati” nel giro di qualche ora all'apertura delle iscrizioni).

Un gruppo di disoccupati ha quindi deciso di unirsi per tentare di trovare assieme delle “strade nuove” per uscire dalle situazioni difficili del precariato e della mancanza di lavoro, che sta diventando drammatica soprattutto per chi si trova oltre i 40 e 50 anni.

Il gruppo lancia quindi l'invito a conoscersi (basta scrivere all’indirizzo mail orasullastrada@virgilio.it), perché, affermano i promotori, «da soli si può fare poco, assieme invece molto di più».

Il gruppo è anche riuscito a trovare una sede gratuita grazie all’ospitalità offerta da don Renzo Boscarol nella sala parrocchiale di via San Lorenzo a Ronchi dei Legionari.

«Mi hanno contattato, perché avevano bisogno di una stanza dove ritrovarsi, e ho concesso l’uso della sala parrocchiale - spiega il parroco don Boscarol -. Sono persone rimaste senza lavoro della nostra zona, ma anche della Bassa friulana e dell'Udinese. Spero trovino davvero un modo per uscire dalla crisi».

Il gruppo si riunisce ogni mercoledì, alle 18, nel locale messo a disposizione dalla parrocchia. E quindi lo farà anche questo pomeriggio. I prossimi appuntamenti sono già fissati ancora per il 6 e il 13 giugno. L’invito a ritrovarsi per ora sta viaggiando attraverso il passaparola informatico ed è rivolto appunto ai disoccupati, a chi «ha speso anni a studiare e ora non trova lavoro», ai precari cronici, a chi si ritrova licenziato a cinquant’anni e nessuno che lo assuma».

L’obiettivo del gruppo pare quello di far emergere con più forza queste situazioni per richiedere che si cerchino assieme delle risposte valide ai pesantissimi problemi sociali che la crisi sta provocando.

Laura Blasich

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